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Ucraina, "subito corridoi umanitari con il Trentino per i civili in fuga"

L'appello di Cgil, Cisl, Uil e Acli Trentino al presidente della Giunta Fugatti

“Sono sempre i civili, le donne, i bambini, le persone fragili a pagare il prezzo più alto di una guerra e questo vale anche per l’Ucraina, oggetto di un folle attacco da parte della Russia. La salvaguardia di quei civili deve essere una priorità”. Così i sindacati locali Cgil, Cisl e Uil e le Acli trentine in un comunicato congiunto intervengono sull’invasione russa scattata all’alba di giovedì 24 febbraio.

I tre sindacati e l’associazione cristiana chiedono in particolare al presidente della Giunta Maurizio Fugatti di attivare tutti i canali possibili per aprire subito corridoi umanitari con il Trentino: “Di fronte a questa emergenza deve valere il nostro spirito di solidarietà e accoglienza”. E si dicono pronti a mobilitarsi assieme alla società civile trentina per il cessate il fuoco.

Guerra in Ucraina, in piazza a Trento per la pace

Esprimendo solidarietà e vicinanza ai cittadini ucraini e alle tante donne e uomini della comunità ucraina in Trentino, Cgil, Cisl e Uil e le Acli aggiungono: “Ci stiamo muovendo su un terreno scivolosissimo che mette a rischio la pace in Europa. Non è con le armi che si costruiscono soluzioni in terre in cui vivono minoranze diverse”.

“La strada della convivenza si costruisce rispettando le minoranze, non soffiando sul fuoco del nazionalismo o dell’odio etnico, la storia della nostra piccola terra ne è esempio - concludono -. Per questa ragione è importante che ci sia da parte dalle cancellerie europee massima pressione per indurre Russia e Ucraina, con ogni mezzo civile possibile, a tornare al rispetto dell’accordo di Minsk”.

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