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Martedì, 19 Marzo 2024
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Strage al rifugio per animali, ammazzati tutti durante la notte: la denuncia

Ornella Dorigatti, presidente di Oipa Trentino, ha pubblicato su Facebook un video nel quale si vedono i cadaveri dei conigli e delle oche ospiti della struttura di Mattarello

"Tutti morti, tutti morti, no, tutti morti". Queste le parole che Ornella Dorigatti, presidente di Oipa Trentino, continua a ripetere alternandole a  un pianto disperato mentre riprende la situazione del rifugio di Mattarello, dove nella mattinata di venerdì 25 ottobre ha trovato conigli e oche uccisi.

Nel corso della notte tutti gli animali ospiti del rifugio - tre oche e due conigli - sono stati ammazzati. Nella mattinata la donna ha trovato le loro carcasse sparse per lo spazio recintato del centro. Tante le reazioni di rabbia degli utenti social davanti alle tristissime immagini di morte. "Ma come si fa a essere così crudeli?", chiede qualcuno. "Di umano in chi fa questo non è rimasto nulla", dice qualcun'altro. "La cattiveria non ha limite", scrive una ragazza.

Strage al rifugio per animali: cosa dice il Muse

Paolo Scarian nel suo gruppo Facebook 'Fiemme e Fassa il ritorno del lupo' ha commentato così la terribile vicenda: "Solidarietà ad Ornella Dorigatti presidente Oipa del Trentino e nostra cara amica. Lei si è sempre battuta per salvare animali in difficoltà raccogliendoli e accogliendoli in casa sua. Ecco cosa può succedere a chi si prodiga a fare informazione e a chi difende i diritti degli animali (tutti). Qui non vi è stata la bocca del lupo, ma la mano dell'uomo sicuramente sì. Queste azioni vanno condannate anche da coloro che degli animali hanno fatto la loro fonte di reddito. Un abbraccio forte da me e da Cristina Canal e da tutto questo gruppo che ti deve molto. Oggi sarà un giorno triste e rispetteremo il silenzio. Questo dovrà farci riflettere sulla cattiveria del genere umano".

Aggiornamenti

In base a quanto riferito da Oipa Trentino a causare la morte degli animali sarebbero state "delle bastonate". I volontari affermano inoltre che escludono "si possa trattare di predatori, perché le oche e i conigli non erano feriti".

I veterinari della clinica Trentovet, sentinti da TrentoToday, hanno confermato la possibilità che possano essere stati dei colpi in testa a causare il decesso. "Nel caso di predatori - ha affermato una delle dottoresse - i conigli e le oche avrebbero avuto lesioni evidenti. Se invece sono integri è molto improbabile che si tratti di un fenomeno naturale".  Nel video pubblicato da Dorigatti su Facebook nessuno degli animali ripresi sembra presentare grosse ferite; solo un'oca ha un taglio all'altezza del collo. "Se fosse stata una volpe o una faina - conclude la veterinaria - avrebbe lasciato ferite visibili su tutte le sue vittime. Una bastonata in testa invece non lascia segni". Al momento comunque non può essere esclusa nessuna ipotesi sull'origine della strage di animali domestici e solo l'esame di un veterinario potrà fornire informazioni più precise su quanto accaduto.

"Di nemici il rifugio ne ha molti - racconta Jessica, una volontaria di Oipa Trentino -. Quando salvi gli animali te ne fai tanti". Venerdì pomeriggio i carabinieri hanno effettuato un primo sopralluogo nella struttura, per ricostruire la dinamica del tragico accaduto. Nel frattempo Oipa Italia ha espresso solidarietà ai volontari del rifugio con un lungo post su Facebook: "Uccisi senza pietà proprio nel luogo dove erano approdati dopo essere stati salvati da situazioni difficili. Questo è quello che è successo a tre oche e due conigli ospitati nel Parco Oipa di Mattarello (TN) che la scorsa notte sono stati raggiunti e massacrati da qualcuno che si è introdotto illegalmente in una proprietà privata. Un luogo creato dal nulla per essere un porto sicuro per tanti animali, è stato violato nella sua essenza riversando un’indicibile cattiveria contro chi non poteva difendersi".

"Non ci sono parole per condannare un gesto di tale vigliaccheria e crudeltà - continua l'associazione animalista - e neanche per sanare il dolore dei volontari che dopo aver salvato questi animali si prendevano amorevolmente cura di loro. Gli angeli blu di tutta Italia si stringono intorno a loro in un abbraccio e l’associazione ha già provveduto a sporgere denuncia affinché venga fatto tutto il possibile per individuare i responsabili".

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