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Trento, riders e drivers incrociano le braccia: «no diritti, no consegne»

Il sindacato: «Da 16 mesi, ovvero dall’inizio ufficiale della pandemia mondiale, i riders ed i drivers hanno consegnato di tutto e di più, per consentire alle popolazioni, confinate in casa, di resistere al più grave “coprifuoco” della storia, dopo la fine della seconda guerra mondiale»

Si riuniranno a mezzogiorno di domenica 6 giugno, davanti al palazzo della Provincia, riders e drivers, in un presidio di protesta. «Da 16 mesi, ovvero dall’inizio ufficiale della pandemia mondiale, i riders ed i drivers hanno consegnato di tutto e di più, per consentire alle popolazioni, confinate in casa, di resistere al più grave “coprifuoco” della storia, dopo la fine della seconda guerra mondiale» si legge nella nota del Sbm (Sindcato di base multicategoriale). «Né l’attuale, né i precedenti governi nazionali hanno riconosciuto il loro fondamentale ruolo, anzi hanno liberamente consentito ai padroni del commercio elettronico (AMAZON in testa) e delle piattaforme food-delivery (GLOVO, DELIVEROO e JUST EAT capofila) di arricchirsi oltre ogni misura».

Puntano il dito anche contro gli organizzatori del Festival dell'Economia, sindacati, riders e drivers. «Gli organizzatori della 16^ edizione del festival dell’economia in corso a Trento hanno deciso di dedicare un convegno, alla presenza del ministro dello sviluppo economico, dall’eloquente titolo “Come aiutare le imprese ad uscire dalla pandemia?”, senza preoccuparsi dei lavoratori e delle lavoratrici che, per pandemia, sono morti, sono stati licenziati, hanno messo la propria vita a rischio per un salario ridicolo e privi di ogni diritto sindacale».

La locandina della protesta riporta il disegno di due scoiattoli, lo stesso animale-simbolo della 16esima edizione del festival dell'economia. 

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