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Martedì, 19 Marzo 2024
Il documento

"L'orso ha avuto paura e Andrea si è difeso, ma non è stata JJ4"

Lo dice la perizia veterinaria forense di parte, elaborata sulla valutazione già fatta sul corpo di Andrea Papi

"I rilievi autoptici riferiti nel referto in oggetto depongono, con ogni probabilità, per una azione di diffusione protratta condotta dall’orso verso la vittima, verosimilmente in un contesto di lotta, scatenato da un pericolo reale o percepito. Le evidenze riscontrate non consentono di classificare l’azione lesiva né come un attacco deliberato né come una predazione". Sono queste le conclusioni della perizia veterinaria forense di parte, elaborata dalla veterinaria Cristina Marchetti sulla valutazione già fatta sul corpo di Andrea Papi.

Stando dunque al rapporto in possesso di Leal (Lega antivisezionista), e che TrentoToday ha potuto visionare, le ferite riscontrate sul runner 26enne morto lo scorso 5 aprile, sono quelle di un orso che non solo non avrebbe guardato a Papi come a una preda ma che anzi avrebbe reagito sentendosi minacciato per motivi difficilmente accertabili. Quelle ferite sono state provocate da un orso, sì ma che avrebbe cercato di allontanare quello che, spinto da istinto animale, percepiva con un pericolo.

In ogni caso poi, la perizia tende a escludere che quell’orso possa essere stata JJ4 perché, sempre secondo i periti veterinari, i segni dei denti portano a concludere che si sia trattato di un esemplare maschio e non di una femmina. "Il dato fornito dal referto relativo ai segni di morso rinvenuti sul cadavere del signor Papi, - si legge sempre nelle conclusioni della perizia - esclude il coinvolgimento di un orso di sesso femminile. È altamente improbabile che l’orsa JJ4, ritenuta responsabile dell’attacco mortale al signor Papi, attualmente captivata al Casteller, presenti una misura inter-canina di 8-8,5 cm. Inoltre non è emerso un dato di asimmetria che testimoni per un difetto dentale (frattura o elevato consumo), condizione che si aspetterebbe in soggetti dell’età di JJ4".

Insomma. Stando alla valutazione scientifica effettuata per conto dell’associazione animalista, è escluso che, a uccidere Papi, sia stata una femmina. Non solo per le dimensioni dei denti ma anche per l’assenza di “difetti” all’arco dentale che, spiega sempre la veterinaria, sarebbero invece tipici in una età come quella di JJ4. “L’osservazione di incongruenze fra le rilevazioni dell’orsa e le misurazioni delle lesioni riscontrate e certificate rappresenterebbe un ragionevole motivo per escludere la responsabilità di JJ4” recita chiaramente un passaggio della perizia.

Provincia e famiglia Papi contro la perizia

Un documento, quello nelle mani degli animalisti che non convince tutti. Non convince innanzi tutto la Provincia di Trento, da parte della quale non vi sono commenti ma trapela la convinzione sulla correttezza delle analisi genetiche che hanno permesso di identificare in modo scientifico l'animale responsabile dell'aggressione di Andrea Papi, caposaldo attorno al quale sono maturati i provvedimenti di pubblica sicurezza adottati. Le analisi sono state condotte sui reperti individuati sulla vittima all'interno di un quadro valutato da Ispra.

Non hanno accolto di buon grado la perizia della Leal neppure la famiglia di Andrea Papi che, attraverso i propri legali, ha espresso stupore e "ha sempre affermato che nulla ridarà loro Andrea ma che non intende accettare ulteriori provocazioni".

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