"La nostra "nuova" proposta per salvare l'orsa JJ4 ma è tutto nelle mani di Fugatti"

Il "no" del Tar alle istanze degli animalisti non ha affatto escluso la possibilità di una via alternativa all'uccisione sia di MJ5 che di mamma JJ4, l'orsa che lo scorso 5 aprile ha ucciso il giovane Andrea Papi. A spiegarlo direttamente a Today è l'avvocata dello staff Lav (Lega ani vivisezione) Roberta Poscente.

Avvocata il Tar ha respinto le vostre istanze. Significa che Fugatti ha ragione?
"L'ordinanza respinge solo la nostra istanza cautelare, quindi non ci dà un'ulteriore sospensiva perché di fatto già c'è, è stata già concessa dal Consiglio di Stato, fino al 13 luglio. Quindi non è un rigetto nel merito, il Tar non dice "no perché non è giusto quello che dite". No, è un rigetto perché c'è già una sospensiva ed era inutile disporne un'altra".

Quindi fino al 13 luglio gli orsi sono salvi?
"Certo, fino al 13 luglio gli orsi sono salvi. Poi il 13 luglio ci sarà l'udienza del Consiglio di Stato".

E che succede quel giorno?
"Sarà un'udienza di appello di tutte le precedenti ordinanze emesse dal Tar, che noi abbiamo depositato, quindi anche noi, come altre associazioni, abbiamo proposto ricorso al Consiglio di Stato".

Però sembra sfumare il vostro piano fin dall'inizio, cioè quello del trasferimento perché i giudici parlano di una "via impraticabile". Dovrete rinunciare a salvare l'orsa portandola via dal Trentino?
"Ma il Tar non si è espresso nel merito del piano, anche perchè sarebbero considerazioni tecniche che esulano dalle competenze del Tar. Ció che si limita a dire é "no" all'ordinanza è richiama la Lav a riproporre alla Provincia il trasferimento degli orsi con una istanza nuova, più chiara, più diretta nel richiedere l’autorizzazione all’avvio di questo piano. É stato lo stesso Tar che, in un altro provvedimento, ci ha chiesto di proporre eventuali nuove proposte all'abbattimento".

Quindi la palla passa alla Provincia.
"Noi abbiamo fatto tutto quello che si poteva ma è la Provincia di Trento che deve dare impulso perchè è inutile che ci giriamo attorno: la titolarità giuridica dell'orso in Trentino è del presidente della Provincia di Trento. Noi non possiamo far partire un piano, noi lo presentiamo, lo abbiamo predisposto. Dobbiamo chiedere al Presidente della provincia che lo autorizzi e che quindi avvii l'iter amministrativo per consentirne il trasferimento".

Quindi è ancora possibile pensare al trasferimento di JJ4.
"Assolutamente sì, non c'è stata una chiusura su questo. Il Tar ci ha detto di riproporre questa richiesta alla Provincia. Poi chiaro, il Tar non ci dà certezza".

Quindi tutto si riduce alla mera decisione del Presidente Fugatti che può decidere di accogliere il trasferimento o no.
"Sì anche se faremo di tutto affinché anche il Tar ci sostenga nelle nostre richieste. Fra l'altro, la riprova del fatto che è piena facoltà del Presidente del Trentino disporre del trasferimento degli animali selvatici, è il fatto che la stessa Provincia aveva già fatto dei trasporti anche all'estero in passato. Tanto che a giudizio ha depositato tutta la documentazione che aveva dovuto raccogliere per operare quei trasferimenti. Per intenderci parliamo di Jurka, DJ3 e M57. Tutti orsi traslocati all'estero".

JJ4 e MJ6 possono essere uccisi? Come stanno (davvero) le cose

Secondo lei la Provincia vi ascolterà?
"Non possiamo dirlo perché abbiamo notato che le posizioni della Provincia sono molto rigorose nel difendere la fondatezza dei loro provvedimenti iniziali. Difendono strenuamente il fatto che la loro è stata una decisione assunta secondo le leggi e non sembrano aver voglia di ritornare sui loro passi. Già ad aprile la Lav si era detta disponibile al trasferimento e non siamo mai stati ascoltati. Vuol dire che il Presidente della Provincia non si è mai neppure informato sulle eventuali strutture dove poter spostare JJ4".

Insomma mancherebbe proprio la volontà politica
"Sembra proprio così".

E ma allora come pensate di convincere Fugatti? Quali sono i prossimi passi?
"Noi abbiamo già dimostrato tanto proponendo un progetto serio e concreto avvalorato da dati, dalle esperienze pregresse del luogo e dalla professionalità di chi lì ci lavora. Poi abbiamo rinnovato, come ci ha suggerito il Tar, la richiesta alla Provincia di provvedere all'autorizzazione, la abbiamo depositata nuovamente, dopo aver cercato di renderla ancora più ricca di dettagli, con richieste più precise e circostanziate".

Il piano però è sempre quello della Romania.
"Sì, il piano è quello, è il nostro. Noi abbiamo fatto una nuova istanza per chiedere alla Provincia di autorizzarlo. Abbiamo riproposto la richiesta di autorizzazione del piano".

Quindi non è vero che il Tar ha bocciato il piano di trasferimento.
"No, assolutamente, ha solo bocciato la nuova richiesta di sospensiva per i motivi già detti e ci ha chiesto di ripresentare il piano ma con una richiesta più dettagliata".