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Infrastrutture / Rovereto

Open Fiber e il suo importante lavoro di digitalizzare del territorio

L’azienda mira a garantire la copertura delle maggiori città italiane e il collegamento delle aree rurali e industriali, con una rete in fibra ottica, ultraveloce e affidabile, in grado di fornire servizi e applicazioni sempre più avanzati per cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione

Una missione importante quella di Open Fiber a Rovereto così come in gran parte del territorio trentino. L’azienda mira a garantire la copertura delle maggiori città italiane e il collegamento delle aree rurali e industriali, con una rete in fibra ottica, ultraveloce e affidabile, in grado di fornire servizi e applicazioni sempre più avanzati per cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione. Quello di Open Fiber è un duplice obiettivo: estendere il suo operato in città come Rovereto con investimenti privati, e, più in generale, digitalizzare tutto il territorio.

"Il lavoro portato avanti da Open Fiber in collaborazione con la pubblica amministrazione è stato fondamentale per garantire la connessione internet ad alta velocità, uno strumento indispensabile per la vita quotidiana di molti cittadini e imprese - sottolinea Andrea Miniucchi, assessore alla Qualità del vivere urbano -. Una città che vuole essere Smart, che vuole essere intelligente, non può che creare un sistema integrato tra servizio tradizionale e nuove opportunità, e deve essere capace di coinvolgere anche quei cittadini ancora non pienamente consapevoli della rivoluzione digitale ormai consolidata in un percorso di conoscenza. Internet ha aperto le porte del mondo, ma occorre conoscerlo e capirlo. Ora che lo sviluppo dell'infrastruttura è in stato avanzato, i cittadini saranno liberi di scegliere l’offerta più conveniente per loro e l’auspicio è che ciascuno possa trovare la migliore configurazione per sé".

In Trentino Open Fiber lavora già nei piccoli borghi, dove nessun altro operatore ha voluto investire in passato - quelle che nel settore vengono chiamate “aree bianche - e non facilmente raggiungibili. Sono aree dove Open Fiber ha vinto i bandi Infratel e sta operando come concessionario pubblico per portare la rete a banda ultralarga. Nello specifico, l’azienda sta lavorando nelle diverse valli: Non, Sole, Giudicarie, Valsugana, Primiero, Fiemme e Fassa, nella val d’Adige e nella zona dell’Alto Garda e Ledro.  A raccontare quanto questa azienda stia aiutando a migliorare la digitalizzazione trentina, è Federico Cariali, Regional Manager di Open Fiber in Trentino.

Cos’ha significato per l’azienda lavorare a Rovereto?

“Rovereto rappresenta per noi il primo intervento di una certa rilevanza in Trentino con  un investimento diretto di oltre 6,5 milioni di euro. Questo si inserisce nell’ambito dell’intervento privato di Open Fiber, cioè quello nelle cosiddette “aree nere, dove c'è mercato, competizione tra operatori di telecomunicazioni; luoghi in cui ci sono tanti operatori che hanno interesse a investire proprio perché è una città rilevante, dove c'è business e c’è utenza”.

Entrando nell’intervento nello specifico, cosa è stato fatto da Open Fiber a Rovereto?

"L’attività svolta è importante, cableremo oltre 13mila unità immobiliari e, ad oggi, siamo arrivati a circa 2700 unità già vedibili. Quindi, per una parte dei cittadini il servizio è già disponibile. Progressivamente, lavoreremo su diverse zone della città nelle quali i servizi diventeranno disponibili ma mano che termineranno i lavori. Abbiamo un programma di cablaggio sostanzioso in città, che si svilupperà nel corso dei prossimi mesi e anche l'anno prossimo".

Quanti e quali interventi ha in atto l’azienda in Trentino?

"Quello di Rovereto, ad ora, è l'unico intervento di questa tipologia. In Trentino Open Fiber sta lavorando molto sui piccoli comuni, in quanto oltre al privato noi operiamo anche come concessionario per conto di Infratel, che è una Inhouse del Ministero dello Sviluppo Economico. L’obiettivo è di digitalizzare l’Italia, con l’ambizione di portare la connessione ultraveloce in quelle realtà territoriali più piccole che sono state trascurate dagli operatori nel corso degli anni e che rimarrebbero escluse da questa rivoluzione digitale che sta avvenendo ed è sotto agli occhi di tutti. Quindi con la connessione alla Banda Ultra Larga, oggi andiamo a ridurre il Digital Divide e contiamo di fare la differenza proprio perché tantissimi servizi vengono abilitati con questo tipo di tecnologia".

Per quanto riguarda la copertura dei piccoli borghi nelle valli del Trentino, a che punto sono i lavori?

"Per quanto riguarda i piccoli borghi del Trentino, il piano prevede 214 Comuni (diventati 166 dopo le fusioni) e oggi siamo già a metà dell’opera. Possiamo contare già su oltre 100 Comuni con commercializzazione aperta e con i servizi attivi, abbiamo coperto oltre la metà dei civici che andavano messi in vendibilità. Il progetto è molto avanti e l'anno prossimo sarà in gran parte completato. Questo significa che, grazie a questo intervento, molte aree più periferiche possono godere già oggi dei benefici portati da una connessione a Banda Ultra Larga con i collegamenti a gigabit e oltre".

Perché digitalizzare anche i Comuni più piccoli?

"Per Open Fiber intervenire su realtà come quelle dei piccoli Comuni del Trentino riveste un’importanza sociale. La digitalizzazione è uno strumento importantissimo contro lo spopolamento del territorio, rivitalizza i borghi portando valore aggiunto ai servizi turistici, ma anche consentendo alle realtà artigianali e alle piccole imprese di rimanere interconnesse con il mondo esterno come se lavorassero in una grande città. Inoltre, in questa tipologia di intervento, Open Fiber collega anche le scuole: portiamo la fibra in tutti i plessi scolastici coperti dai nostri progetti, dove poi vengono attivati servizi da parte degli operatori che hanno vinto il bando scuole. Collaboriamo anche con Trentino Digitale, che attiva i servizi nelle scuole, una realtà con la quale lavoriamo in stretta sinergia così come con la Provincia Autonoma. La partecipazione di quest’ultima è stata uno dei fattori davvero fondamentali per la velocità del nostro intervento, che in questi due anni ha subito un’accelerazione notevole grazie a una serie di strumenti di semplificazione amministrativa che ci consente, in Conferenza dei Servizi, di avere tutti i permessi in un’unica volta. E questo è un valore aggiunto".

Qual è l’impatto di Open Fiber sulla vita delle persone e sull’ambiente durante i suoi interventi?

"Abbiamo un accordo con la Provincia e con Trentino Digitale per riutilizzare massivamente le infrastrutture esistenti. Grande plauso va alla capacità dell’amministrazione trentina di pianificare e di sviluppare nel corso degli anni una rete di telecomunicazioni che sta portando e porterà molteplici benefici. Interventi di cui magari, in passato, non si comprendeva la reale portata oggi rappresentano un elemento fondamentale per essere più veloci, per poter ridurre addirittura gli scavi. Open Fiber è, infatti, un'azienda sostenibile che cerca di realizzare gli interventi con il più basso impatto ambientale possibile, riducendo gli scavi al minimo indispensabile e limitando così al massimo il disagio alla popolazione".

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