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La marcia dei bruchi è in partenza

Venerdì 4 marzo da Borgo Valsugana partirà l’iniziativa dell’attivista per i diritti umani John Mpaliza che si concluderà a Bressanone il 12 aprile

Ci vorranno 66 ore di cammino per percorrere a piedi i 314 chilometri della “marcia dei bruchi” in partenza venerdì 4 marzo da Borgo Valsugana. L’iniziativa che attraverserà il Trentino Alto Adige è proposta dall’attivista per i diritti umani e marciatore per la pace John Mpaliza. Il nome l’ha dato Giacomo, un bambino di 9 anni della Valcamonica: “Cammineremo lentamente e, come i bruchi, ci trasformeremo in bellissime farfalle per trasformare anche il mondo”.

La marcia nasce da un’idea di alcuni studenti di due licei di Bressanone che volevano sensibilizzare la propria città sul tema dei costi umani e ambientali della tecnologia. Poi, con l’adesione di altre scuole del Trentino, “l’idea si è trasformata da bruco in farfalla, spiccando il volo”, racconta John Mpaliza.

È diventata una marcia con 15 comitati locali organizzativi che coinvolgerà decine di scuole di ogni grado di istruzione e migliaia di giovani. Obiettivo: sensibilizzare ai temi dei diritti umani, della giustizia, della pace, della transizione ecologica e della cittadinanza attiva. In questi giorni gli studenti, con l’aiuto dei loro docenti, si stanno confrontando sul tema. Un confronto che dovrebbe portare a proposte, suggerimenti e richieste da sottoporre poi alle amministrazioni locali.

Tra le varie tappe, la marcia si fermerà a Rovereto (dal 12 al 16 marzo), Trento (dal 19 al 22), passerà per Merano (dal 2 al 4 aprile) e Bolzano (dal 6 al 7 aprile). Una trasferta speciale è prevista per domenica 6 marzo in valle dei Mocheni, in ricordo di Agitu Ideo Gudeta. La conclusione è fissata per il 12 aprile a Bressanone.

A sostegno della marcia, mercoledì 2 marzo è arrivato anche il messaggio della senatrice a vita Liliana Segre: “Il buon cammino è un esercizio non solo fisico ma di militanza civile - scrive l’attivista e superstite dell’Olocausto -. Condividere i valori costituzionali significa tracciare i confini del consorzio civile, diventare ottimi cittadini oltre che atleti della democrazia. Un saluto al grande popolo dei camminatori”.

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