Le band trentine in tournée con Vasco Rossi
La proposta arriva dall'avvocato del rocker emiliano: "Un omaggio ai trentini con la speranza che questa volta venga apprezzato e non susciti l'ennesima polemica"
Non ci saranno solo "i magici sei" - come li ha definiti l'assessore provinciale all'Istruzione Mirko Bisesti -, ovvero le band vincitrici dell'Euregio rock contest che apriranno il megaconcerto da 120mila spettatori di Vasco Rossi il 20 maggio a Trento. A 12 dei 60 semifinalisti sarà offerta anche la possibilità di seguire Vasco nella sua tournée italiana.
"Si tratta di una vera opportunità che offriamo a queste band", ha detto l'avvocato Vincenzo Costa, presente oggi, lunedì 2 maggio, a Trento in conferenza stampa in rappresentanza del management del rocker emiliano. In particolare, gli artisti dell'Euregio - la regione che comprende Trentino, Alto Adige e Tirolo - potranno seguirlo nelle date calendarizzate da qui a fine giugno a Milano (2 band), Firenze (2), Napoli (2), Messina (2), Bari (1), Ancona (1) e Torino (2).
"Speriamo - ha aggiunto Costa - che questo nostro omaggio nei confronti dei trentini venga apprezzato e non venga fuori l'ennesima polemica o qualche notizia strana". Il riferimento è alle numerose polemiche che in questi mesi hanno accompagnato l'organizzazione del concerto. Oltre alle gravi vicende sulla sicurezza nell'area San Vincenzo di Mattarello che ospiterà l'evento, si è parlato per esempio della possibilità di dedicare una strada a Vasco. "Chiunque sa che le strade si possono dedicare solo ai morti", ha replicato Costa. E ancora: l'arrivo di Vasco in elicottero e il soggiorno sulle Dolomiti. "Vedremo quale sarà la soluzione migliore", ha risposto Costa in maniera più vaga.
"Le assicuro che fuori da questa stanza (gremita di giornalisti, ndr), ci sono moltissimi trentini che sono entusiasti per questo evento e non vedono l'ora di ricominciare dopo la pandemia", ha cercato di rassicurarlo il presidente Fugatti. Che alle domande sulla sicurezza nell'area si è invece limitato a rispondere che "sono coinvolte le massime cariche istituzionali". Come se il mero titolo bastasse a garantire la sicurezza di 150mila persone tra spettatori e organizzatori.
