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Concerto Vasco, Fugatti fa fuori il dirigente che lamentava la mancanza di sicurezza

Una delibera datata 14 aprile e voluta da Fugatti ha sottratto a Maccani, che aveva evidenziato le lacune nella realizzazione della Trentino music arena, le competenze sull'evento

Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha tolto la competenza sulla sicurezza al dirigente del servizio di polizia amministrativa provinciale Marzio Maccani. Maccani è il dirigente che negli scorsi mesi aveva evidenziato le lacune sulla sicurezza nell'area San Vincenzo a Mattarello dove si sta costruendo la Trentino music arena. Qui il 20 maggio si terrà il mega concerto da 120mila spettatori di Vasco Rossi. La denuncia arriva dal consigliere provinciale del Pd Luca Zeni che ha scovato una delibera proposta dal presidente Maurizio Fugatti e scritta "in burocratese - accusa il dem -, apposta per non attirare l'attenzione".

Cosa dice la delibera

La delibera, approvata all'unanimità dalla Giunta, è datata 14 aprile e si intitola "Programma di gestione 2022: individuazione degli atti riservati alla competenza dei dirigenti generali". A pagina 15 si parla degli "atti amministrativi in materia di polizia amministrativa concernenti procedure di applicazione delle disposizioni in materia di spettacoli e trattenimenti pubblici". Il servizio di polizia amministrativa provinciale è appunto l'organismo chiamato a verificare le condizioni di sicurezza delle manifestazioni pubbliche in Trentino ed è guidato da Maccani. 

Con la delibera si stabilisce che "quando l’evento oggetto di autorizzazione sia riconosciuto eccezionale" - come nel caso del concerto di Vasco Rossi - la competenza è dei "dirigenti generali". In sostanza, spiega Zeni, "la delibera toglie la competenza sulla sicurezza al dirigente del servizio che aveva evidenziato delle lacune (Maccani, ndr) e la attribuisce al dirigente del dipartimento".

"Una decisione di dubbia legittimità - afferma il dem -, a pochi giorni dal concerto e dal parere finale sulla sicurezza. Una decisione che getta un'ombra sul lavoro fatto e che preoccupa sotto il profilo della sicurezza delle migliaia di persone presenti".

"La ciliegina sulla torta"

Per Zeni la delibera è "la ciliegina sulla torta". Da mesi il Pd trentino denuncia irregolarità nella gestione del mega concerto. La prima è emersa a inizio gennaio quando Zeni ha denunciato le pressioni della giunta Fugatti nei confronti di Maccani dopo il "no" della commissione vigilanza all'utilizzo per il concerto dell'area San Vincenzo a Mattarello. Nella relazione si prospettano infatti "pericolose interferenze, travolgimenti e schiacciamenti delle persone coinvolte da un eventuale evento avverso" a causa della mancanza di vie di fuga.

Poi a inizio febbraio sono emerse "gravi pressioni anche su altri componenti della Commissione vigilanza" nonché "pesantissime pressioni al fine di negare l'accesso agli atti al consigliere Zeni". "Queste rivelazioni - spiega oggi Zeni - hanno ottenuto un effetto importante: un enorme lavoro per trovare soluzioni idonee a garantire la sicurezza di circa 150mila persone, tra spettatori e staff. La Giunta ha pagato consulenze a società di sicurezza private, si sono ipotizzate ardite chiusure della ferrovia internazionale del Brennero, sono stati affittati terreni limitrofi e tracciati nuovi percorsi di uscita".

Mancava soltanto il parere finale della commissione sicurezza, presieduta da Maccani. Ma ecco la delibera - svelata da Zeni - che affida la competenza sulla sicurezza del concerto a un'altra figura. "Una decisione - conclude il consigliere - molto dubbia sotto il profilo della legittimità: dopo che tutto il procedimento è stato seguito da un responsabile, lo si cambia pochi giorni prima della decisione finale, temendo forse che possa svolgere dei rilievi".

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