Le ultime ore di Jj4 prima della decisione
"Non ci sono le basi che conducano a pensare che i due orsi siano pericolosi"
“Abbiamo esposto le nostre argomentazioni: l’associazione Lav, che io rappresento, ha sottolineato che non c’è nessuna ragione per la quale l’orsa debba essere soppressa perché è rinchiusa in cattività e non in grado di fare del male a qualcuno”. Queste le parole dell’avvocato Claudio Linzola, poco dopo l’udienza del Consiglio di Stato a Roma sulla sospensione dell’ordinanza con cui Maurizio Fugatti, presidente della provincia di Trento, ha deciso di abbattere gli orsi Jj4 e Mj5: “C’è una proposta completa di traslocazione in un santuario straniero – prosegue il legale della Lega Anti Vivisezione - mi auguro che la direzione sia quella della ragionevolezza e quindi della salvezza dei due orsi”.
La proposta per il trasferimento di Jj4 nel santuario rumeno “Liberty Bear Sanctuary Zarnesti”, di cui la Lav intende accollarsi le spese, è ancora oggetto di discussione: “Apprendiamo in udienza – prosegue Linzola - che la provincia autonoma di Trento sostiene che la proposta non sarebbe del tutto adeguata, però aspettiamo, come ho sollecitato anche davanti al collegio, una risposta in sede amministrativa e non in aula giudiziaria”.
L’esito dell’udienza è atteso nelle prossime ore: “Domani mattina ragionevolmente dovrebbero essere pubblicate le ordinanze dalle quali poi sapremo le decisioni”, prosegue l’avvocato. Nel caso l’ordinanza non venisse sospesa, la provincia potrà procedere immediatamente con la soppressione dei due animali. Mentre Mj5 si trova ancora in libertà, Jj4, l’orsa ritenuta responsabile dell’aggressione mortale ad Andrea Papi lo scorso 5 aprile, è rinchiusa da diverse settimane al centro faunistico Casteller, a sud di Trento.
Filtra comunque un cauto ottimismo dalle parole di Linzola, che conclude: “Pronositici non si possono fare, ma sono molto fiducioso. Non ci sono le basi che conducano a pensare che i due orsi siano pericolosi. Per quanto concerne Jj4 è venuto meno ogni interesse a misura cruenta perchè adesso è captivata e può essere spostata in un luogo dove non potrà più fare del male. Non posso escludere l'ipotesi della rimessa in libertà”.
