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Raffica di incontri, ma lo sciopero del 16 dicembre resta confermato

I sindacati giudicano "parziali" le risposte della giunta e proseguono la mobilitazione

Resta in programma (al momento) lo sciopero del pubblico impiego indetto dalle sigle dicategoria per giovedì 16 dicembre. Non bastano le aperture del presidente Maurizio Fugatti, che presentando la manovra finanziaria in aula ha garantito la disponibilità della giunta alla trattativa per il rinnovo dei contratti.

I rappresentanti di Fp Cgil, Flc Cgil, Cisl Fp, Cisl Scuola, Uil Fpl, Fenalt, Nursing up e Satos parlano di "risposte parziali" e si dichiarano pronti ad andare avanti con le iniziative di mobilitazione previste. I sindacati hanno espresso tutte le loro perplessità in una nota, diramata dopo un ultimo incontro andato in scena nel pomeriggio di lunedì 13 dicembre con il vicepresidente della provincia Mario Tonina, l'assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli e il dirigente Silvio Fedrigotti.

"Ci è stato ribadito - spiegano i segretari Luigi Diaspro, Cinzia Mazzacca, Giuseppe Pallanch, Stefania Galli, Giuseppe Varagone, Maurizio Valentinotti, Cesare Hoffer ed Ennio Montefusco - che oltre all’emendamento presentato dalla giunta provinciale nei giorni scorsi, con stanziamento a regime di risorse per il triennio contrattuale 2019/2021, ci sarà un ulteriore emendamento, anch’esso presentato dalla giunta (stamattina) che prevede il rifinanziamento del premio Covid, ma non lo si quantifica e si stabilisce che sarà solo per il settore sanità, lasciando dunque fuori case di riposo ed altri enti del settore socio sanitario assistenziale impegnati anch’essi dalla ripresa della pandemia".

Su tutti gli altri temi aperti, ovvero arretrati, ordinamento professionale, progressioni di carriera, stabilizzazione del personale Covid, indennità personale sanitario, 11° mese di apertura per il personale delle scuole dell’infanzia, le sigle parlano di "risposte neppure parziali o interlocutorie. Letteralmente, ci dovremmo fidare di quanto detto da Fugatti stamane in aula leggendo la propria relazione al bilancio ovvero che, per quanto riguarda gli arretrati, provvederà con l’assestamento di bilancio 2022".

I sindacati criticano soprattutto l'incapacità dell'amministrazione provinciale di quantificare ciò che si è annunciato: "L’assessore ha ribadito che la giunta non è in grado di dare cifre, in quanto la pandemia ha comportato oneri che andranno in qualche modo a incidere su tale partita, dunque non tutti gli arretrati saranno pagati. In parole molto semplici: per gli arretrati oggi le risorse non ci sono e, in fase di assestamento, saranno oggetto di una valutazione unilaterale di Fugatti, rispetto alla quale i lavoratori e le lavoratrici si dovrebbero fidare" dicono le sigle.

Dunque, al momento resta in campo la mobilitazione di giovedì: i sindacati sono al lavoro per l'organizzazione e la logistica dell'evento, con l’assemblea generale della scuola al Cinema Roma e il concentramento dei comparti delle autonomie locali, sanità e ricerca davanti al Commissariato del Governo. Da lì partirà un unico corteo che attraverserà Via Perini, Via Giusti, Via Prepositura sino poi al presidio davanti al palazzo della Regione.

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