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Il gatto selvatico sta tornando nei boschi? Cosa devi sapere di questo felino

Il primo appuntamento del ciclo di incontri sulla fauna è dedicata al gatto selvatico

Il gatto selvatico torna a far parlare di sé in Trentino-Alto Adige. Affascinante ed elusivo, il gatto selvatico è una specie che abita i boschi riuscendo spesso a sfuggire allo sguardo umano. Rari gli incontri e, quando avvengono, sono sempre fugaci e fortunosi, tanto da lasciare con il dubbio il casuale osservatore. In alcuni casi, anche disponendo di foto a buona risoluzione e di un occhio esperto, non è semplice arrivare a determinare con certezza questa sottospecie.

In Alto Adige, uno sfortunato investimento che ha visto come protagonista un gatto, ha fatto nascere il dubbio della sua presenza in una guardia forestale intervenuta proprio in quella zona. Sono infatti attesi i risultati delle analisi di laboratorio per capire se, effettivamente, possa trattarsi proprio di un esemplare di questa specie.

Per gli amanti, e anche per i curiosi, il Muse di Trento ha pensato a un ciclo di incontri proprio sulla fauna e il primo appuntamento si parlerà proprio di questo felino, la sua storia sul territorio. Sarà possibile seguire l'incontro in presenza e anche in diretta su Facebook, per conoscere a fondo l'animale e le sue abitudini.

Andrea Sforzi, direttore del museo di Storia Naturale della Maremma, da decenni impegnato nello studio della specie, guiderà gli spettatori in un viaggio affascinante alla scoperta di questo enigmatico felino. Parlerà della sua biologia, della distribuzione attuale, delle nuove metodologie di studio e di come virtualmente chiunque possa collaborare ad aumentare le conoscenze su questa specie.

“In passato il gatto selvatico era più diffuso di oggi, in tutta Europa - spiega Andrea Sforzi - e le popolazioni attuali sono in gran parte ciò che resta di una presenza molto più estesa. Le cause principali del suo declino sono individuabili nella persecuzione diretta e nella frammentazione e consumo dell’habitat, in particolare i boschi maturi. Il gatto selvatico è infatti fortemente legato al bosco, che offre loro rifugio e fonti alimentari. Dalla seconda metà del ventesimo secolo grazie anche al regime di protezione delle leggi nazionali in tema di tutela della fauna, la specie ha iniziato gradualmente a rioccupare alcune porzioni delle Alpi, a partire dalla regione alpina orientale, verso occidente”.

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