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L'intervista esclusiva

"L'orso ucciso? Fugatti ha avuto coraggio, avanti tutta"

Lo speaker radiofonico e conduttore de "La Zanzara" Giuseppe Cruciani è tornato a parlare con Trentotoday a pochi giorni dall'uccisione di M90. E ha aggiunto: "Paradossalmente, per l’orso è stato un bene"

Le sue parole su JJ4 certamente non gli hanno fatto cogliere il favore degli animalisti. Anzi, tutto il contrario. E il suo pensiero sugli orsi del Trentino è tornato in auge dopo l’uccisione di M90. Parliamo di Giuseppe Cruciani, noto speaker e conduttore del programma di Radio 24 “La Zanzara”, che nell’ultima puntata del 7 febbraio è intervenuto in diretta dopo l’uccisione dell’orso. Parole che inevitabilmente hanno scaldato ancora di più gli animi del mondo animalista, che sabato si prepara ad “invadere” Trento. Ma il senso delle sue parole, Cruciani, lo ha spiegato a Trentotoday.

Cruciani, ma è felice che M90 sia morto? “Chiariamo subito una cosa, non sono felice della morte di un orso; su questo voglio sia fatta chiarezza. La questione qui non è quella di essere felice o infelice, io semplicemente sono contento che un organo istituzionale che ha come obiettivo la salvaguardia della sicurezza dei suoi elettori, che non sono gli orsi ma gli esseri umani, abbia adempiuto al compito a cui è stato chiamato dai cittadini che si sono espressi in maniera democratica”.

Ovvero, la sicurezza. Bene, ma il gesto del presidente Fugatti e dei forestali non è piaciuto a tutto il centrodestra. Basti pensare alla reazione del Ministro Pichetto Fratin. “Sì questo è vero, ma a livello locale ognuno deve proseguire per la propria strada. L’orso ha un consenso trasversale che non ha nemmeno Mattarella, quindi quello di Fugatti è stato un atto di coraggio, anche se non è piaciuto a tutti. E poi, paradossalmente, questa è una soluzione ‘buona’ per l’orso: se fosse stato vivo ma nelle gabbie non sarebbe stato libero di essere un orso”.

Ci spieghi meglio. “L’orso controllato è una contraddizione. Gli esseri umani in carcere resistono perché hanno un obiettivo, l’ambizione della libertà, lo stesso non si può dire per gli animali in cattività”.

Nella sua trasmissione spesso battaglia con gli animalisti. Dopo la sua uscita su M90 è successo qualcosa? Hanno già iniziato ad attaccarla? “Do poco peso a queste cose, leggo due o tre commenti poi lascio perdere”.

M90, però, non ha ucciso nessuno. JJ4, secondo quanto emerso in questi mesi, è stata la causa della morte di Andrea Papi, ed è ancora viva, seppur rinchiusa al Casteller. Cosa differenzia secondo lei le due vicende? Cioè, paradossalmente, ci ha rimesso la vita un animale che sì, era confidente, ma che all’atto pratico non ha compiuto azioni eclatanti di danneggiamento verso gli uomini, come invece accaduto nell'altro caso. “JJ4 era caso nazionale, è diventata un simbolo degli animalisti e ha avuto un clamore incredibile perché c’era di mezzo la morte di una persona. Io comunque penso una cosa, dove è necessario, per garantire la sicurezza, che gli uomini decidano di abbattere un orso, questa cosa va fatta. C’è la norma e una giunta che ha un mandato di tutelare sicurezza. Quindi, credo che tutto sommato sia stato un giorno splendido per la democrazia”.

La politica, però, di orsi ne vorrebbe far uccidere otto all’anno; giusto secondo lei? “Però non stiamo parlando di serial killer, ma di piani che vengono fatti con criterio. Io dico solo una cosa, se è necessario fare questa operazione, avanti tutta. Intendiamoci, gli orsi sono animali da proteggere e tutelare, per carità, ma non sono esseri umani, Quindi, siano trattati come animali, su cui l’uomo ha la giurisdizione”.

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