rotate-mobile
Ambiente

Api, un patto per salvaguardarle e 300mila euro di indennizzi

I provvedimenti sono stati approvati venerdì 11 febbraio dalla giunta provinciale su proposta dell'assessora all’Agricoltura Giulia Zanotelli. Aiuti anche per i produttori di olive

È stato approvato venerdì 11 febbraio dalla giunta provinciale un protocollo d’intesa per le buone pratiche agricole sul territorio per la salvaguardia degli insetti impollinatori. Lo scopo è permettere sì, la difesa delle coltivazioni ortofrutticole in prefioritura, ma anche la tutela del patrimonio apistico.

Piccole ma fondamentali per la vita: in val di Sole il primo festival delle api

Il patto è siglato dall’assessora all’Agricoltura Giulia Zanotelli assieme ai rappresentanti dell’associazione produttori ortofrutticoli trentini (Apot) Ennio Magnani e dell’associazione apicoltori trentini Marco Facchinelli, nonché con il presidente della fondazione Edmund Mach Mirco Maria Franco Cattani.

Il documento stabilisce gli impegni dei diversi soggetti coinvolti e prevede la costituzione di un tavolo tecnico provinciale per monitorare le buone pratiche agricole e per approfondire i temi dell’ortofrutticoltura sostenibile e dell’apicoltura. Tra le prime azioni verrà predisposto un elenco dei prodotti fitosanitari (insetticidi, erbicidi, repellenti eccetera) consigliati. Si favoriranno inoltre lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie in grado di migliorare le condizioni di impiego di questi prodotti. I trattamenti necessari saranno effettuati nelle prime ore del mattino o al tramonto, quando il volo delle api è meno frequente.

Stanziati 300mila euro di indennizzi per gli apicoltori

Oltre al patto, questa mattina la giunta provinciale ha stanziato anche, sempre su proposta dell’assessora Zanotelli, 300mila euro di indennizzi destinati agli apicoltori trentini per la minore produzione di miele e i maggiori costi di mantenimento dei nuclei delle api causati dal clima sfavorevole tra aprile e maggio 2021. In questa stagione è possibile di norma raccogliere circa il 70-80% della produzione annuale. Ma la scorsa primavera gli apicoltori hanno dovuto alimentare artificialmente le api e hanno registrato produzioni nulle di miele millefiori, acacia e melo.

Arnie ribaltate e 90mila api morte: perché il dolore dell’apicoltore interessa tutti

L’indennizzo è indirizzato agli apicoltori che hanno subito una perdita del reddito da lavoro e che operano in forma imprenditoriale, dimostrabile da un minimo di 40 alveari denunciati come produzione per la commercializzazione, rilevabili dalla banca dati nazionale dell’apicoltura. Le domande di contributo potranno essere presentate a partire da lunedì 14 febbraio, fino al 31 marzo, scrivendo a serv.agricoltura@pec.provincia.tn.it. Il modulo è disponibile qui.

Non solo miele: indennizzi anche per le olive

La stessa cifra è stata stanziata anche per gli agricoltori che hanno subito perdite della produzione olivicola nel 2021: una riduzione dell'88% rispetto agli anni precedenti. Anche in questo caso, scadenze e modalità di presentazione della domanda rimangono le stesse. 

L’indennizzo ammonta a 2mila euro per ogni ettaro di oliveto. Importo che sarà ridotto a 1.500 euro per ettaro qualora l’azienda non abbia stipulato una polizza assicurativa a copertura di almeno il 50% della produzione aziendale annua o del reddito ricavato dalla produzione aziendale per i rischi climatici più frequenti. Il massimale dell’aiuto concesso per ogni azienda è di 25mila euro. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Api, un patto per salvaguardarle e 300mila euro di indennizzi

TrentoToday è in caricamento