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La battaglia

Lupi, in Trentino si possono abbattere. Gli animalisti: "Fugatti come Dracula"

Lo ha deciso il Consiglio di Stato. E mentre le associazioni preparano una nuova battaglia, il presidente della Provincia commenta soddisfatto

In Trentino si possono abbattere i lupi, in Alto Adige no. A dirlo è il Consiglio di Stato, che ha dichiarato improcedibile l’appello degli animalisti per lo stop all’abbattimento dei lupi di Malga Boldera. Quindi, fino al 28 settembre, giorno in cui si riunirà sul tema la Camera di Consiglio del Tar, resta in vigore il decreto firmato da Fugatti lo scorso luglio.

Fugatti gongola

Nelle ore in cui il Tar di Bolzano ha sospeso il decreto della Provincia guidata da Arno Kompatscher che dava disposizioni per l’abbattimento di due lupi in zona Selva dei Molini, in quanto con la fine dell’alpeggio si è ridotto sensibilmente il pericolo di predazioni, arrivava la risposta del Consiglio di Stato sui lupi nostrani. E il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha commentato: “Da Roma arriva una buona notizia. Il Consiglio di Stato ha ritenuto legittima l’ordinanza di abbattimento di due lupi della Lessinia”. In passato, però, sulla vicenda, aveva usato parole ben diverse e l'umore era diametralmente opposto.

Quando Fugatti firmò per l’uccisione dei due lupi

È però importante sottolineare una cosa: il Consiglio di Stato non ha dato un nulla osta totale all’abbattimento dei lupi, aggiungendo infatti che “le esigenze cautelari rappresentate dalle parti ricorrenti possono essere tutelare mediante presentazione di una nuova istanza di misure cautelari provvisorie al presidente del Tar”. Insomma, non è finita. Almeno non del tutto.

Gli animalisti: “Maurizio come Dracula”

Si tratta di una situazione kafkiana dovuta esclusivamente alla assurda frenesia che si è impossessata di Fugatti trasformato oramai in una specie di Dracula alla frenetica ricerca di sangue, che sia degli orsi o dei lupi come in questo caso – dichiara Massimo Vitturi, responsabile Animali Selvatici della Lav – ma fortunatamente il nostro ufficio legale e i nostri avvocati sono già al lavoro a garanzia della vita dei due lupi”.

La questione, a questo punto, è rinviata al prossimo 28 settembre, quando la Lav porterà ulteriori evidenze, una fra tutte il fatto che oramai non ci saranno più animali negli allevamenti della Lessinia che potrebbero essere a rischio predazione (ovvero ciò che ha portato allo stop degli abbattimenti nel bolzanino, ndr).

Intanto, cresce sempre più la tensione in vista dell’appuntamento di domani, sabato 16 settembre, alle 14, con la grande manifestazione nazionale degli animalisti per la tutela dei grandi predatori e degli animali selvatici in programma a Trento.

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