Francesca Michieletto, una prima stagione in A1 non semplice per la schiacciatrice trentina

Tanti anni di A2 e poi l’atteso debutto nella massima serie. Francesca Michieletto si è guadagnata sul campo due volte l’A1, ma soltanto a partire dalla stagione attualmente in corso ha avuto l’opportunità di testarla sul campo. La pazienza della schiacciatrice trentina è stata ripagata dall’esordio a 26 anni con la squadra della propria città, anche se per ora l’esperienza è stata costellata da enormi difficoltà di classifica. L’Itas, guidato da poche gare dall’ex ct della Nazionale Femminile Davide Mazzanti, occupa l’ultimo posto con 4 punti all’attivo dopo 16 partite di campionato, un percorso che sembra segnato con un ritorno in A2 più che probabile.

Francesca Michieletto ha provato a sfoderare il meglio che ha da offrire dal punto di vista tecnico, peccato che non sia servito. È scesa sempre in campo (per la precisione ha preso parte a 49 set complessivi), realizzando 91 punti, 5 ace e 5 muri. Proprio dal punto di vista realizzativo, è la terza top scorer del club trentino dopo Dehoog (215 punti) e Shcherban (134), performance che sono ovviamente ben lontane da quelle registrate un anno fa.

L’Itas era in A2 e il suo campionato eccellente ha contribuito a farla diventare la seconda miglior realizzatrice con ben 435 punti in 31 gare, poco al di sotto della solita Dehoog (507). I paragoni sono ovviamente impossibili visto che i rendimenti di Trento sono stati opposti nel giro di pochi mesi, ma viene spontanea una domanda: cosa sarebbe successo se fosse stata all’opera in una squadra meno compromessa a livello di classifica?

Cresciuta pallavolisticamente tra le fila dell’Argentario, la Michieletto ha trascorso ben otto stagioni in serie A2, difendendo anche i colori di Montecchio, Cus Torino e Macerata. Non meno importanti sono state le sue esperienze col beach volley. Mancano ancora 10 partite al termine della regular season di A1 e per Francesca Michieletto ci sarà più di un’occasione per rendere questa prima volta nella massima serie più gratificante. La presenza in panchina di un allenatore come Mazzanti non può che giocare a suo favore.