rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Sport Centro storico

Calcio e contributi provinciali, la Figc: "Immobilismo regna sovrano"

"La situazione che ci infastidisce è che la Provincia finanzia anche ogni singola manifestazione sportiva - anche quelle che con lo sport concretamente c'entrano ben poco- ed è la voce più importante per i contributi"

La Provincia non è vicina al movimento calcistico così come dovrebbe. Ettore Pellizzari, presidente provinciale della Federazione Italiana Gioco Calcio (Figc), non si nasconde in occasione della presentazione dei calendari della stagione sportivo calcistica trentina 2012-2013. 

“E’ una situazione che dura da troppo tempo figlia addirittura della legge 21 del 1990- ha spiegato il numero uno del calcio nostrano -. I finanziamenti pubblici sono proporzionali al numero di società sportive e tesserati che ogni federazione ha, e noi siamo di gran lunga la più corposa. Basti pensare che possiamo contare su 16 mila calciatori, di cui 8  mila e 500 con status di settore giovanile ovvero che si svincolano al termine di ogni stagione e quindi under 16, 7 mila dilettanti, 700 amatori e a questi dobbiamo aggiungere circa 3000 dirigenti. In tutto quindi gravitano intorno alla Figc sono più di 20 mila”.
 
Ma quindi dove nasce il problema? “Per carità noi riceviamo i contributi maggiori rispetto alle altre federazioni - ha spiegato Pellizzari- ma organizziamo anche attività per dieci mesi all’anno. La situazione che ci infastidisce è che la Provincia finanzia anche ogni singola manifestazione sportiva- anche quelle che con lo sport concretamente c'entrano ben poco- ed è la voce più importante per quanto concerne appunto i contributi. Se noi decidessimo, ed è chiaro che vuole essere una sorta di provocazione, di chiamare la prima giornata del campionato di Promozione “festa del calcio a 11” , la seconda “festa dei centrocampisti” e presentassimo quindi 30 domande di finanziamento come si comporterebbe la pubblica amministrazione? Insomma noi speriamo che i criteri vengano cambiati al più presto anche se fino ad ora l’immobilismo ha regnato sovrano”. Nonostante tutto il sistema calcio tiene: “Oltre le 20 mila persone tesserate le società iscritte sono 483 e l’unico calo lo abbiamo notato, per la prima volta, nel calcio a 5, per quanto concerne il resto sostanzialmente i numeri non sono cambiati”. Pellizzari si è poi soffermato sui punti di forza del sistema provinciale: “Partiamo dal presupposto che il comitato lombardo è da sempre quello “più avanti” a livello nazionale ma anche noi stiamo cercando di innovare il più possibile. Basti pensare che ormai tutte le iscrizioni, i tesseramenti, gli svincoli vengono fatti on line, un passo in avanti non da poco rispetto al passato.
 
A tal proposito la speranza è che la registrazione obbligatorio dal registro nazionale del Coni, registrazione che riguarda tutte le società sportive, possa essere automatica una volta effettuata per l’appunto quella sul nostro sito”. Il presidente della Figc ha poi concluso con un auspicio: “Per il Trentino è importantissimo, oltre che motivo di vanto, avere tre formazione che militano in serie D, il tutto senza ovviamente dimenticare il San Giorgio in Alto Adige. Innanzitutto faccio i miei complimenti al Mezzocorona che si è salvato e a Fersina e Trento che hanno ottenuto la promozione, in secondo luogo spero che riescano ad ottenere la salvezza così da poter ulteriormente arricchire con una altra squadra la quinta serie nazionale”. Per quanto riguarda invece i pronostici del massimo campionato regionale d’Eccellenza, paiono partire con una marcia in più Albiano, Mori Santo Stefano e la neo promossa Levico. Sempre in Eccellenza da evidenziare come siano solamente sei su sedici le realtà trentine, a fronte delle dieci alto atesine che domenica 26 agosto daranno il via alle danze. 
   
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Calcio e contributi provinciali, la Figc: "Immobilismo regna sovrano"

TrentoToday è in caricamento