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Krampus, i "diavoli" di San Nicolò: la leggenda

Nel giorno in cui si celebra san Nicola di Bari figuranti vestiti da demoni tengono viva la leggenda alpina

Dai Krampus a Babbo Natale, le leggende natalizie alpine lasciano sempre stupore nelle persone che le ascoltano per la prima volta. La prima storia che apre il mese delle festività, è quella di San Nicolò o San Nichlaus, che ancora oggi viene celebrata il 5 dicembre in diverse vallate trentine, in Alto Adige e in Friuli, oltre che all'estero. 

Krampus, reportage di Elvio Maccheroni

I protagonisti della prima storia alpina natalizia, sono i diavoletti dispettosi, meglio conosciuti come krampus: figure diaboliche che seminano il panico tra la folla, composta da grandi e piccini, con fruste, scope e torce infuocate. La loro è una tradizione radicata in varie zone dell'ex Impero Austro-ungarico.  

La storia, sopravvissuta fino ad oggi, racconta che molti anni fa un paese alpino venne colpito dalla carestia. Le famiglie di contadini che abitavano in quel paesino non avevano cibo da poter dare ai propri figli. Proprio loro, i bambini decisero di depredare le cantine di un villaggio vicino per sopperire alla mancanza di viveri. I bambini scelsero per l'occasione di travestirsi da diavoli, utilizzando le corna e le pelli delle capre macellate tempo prima per non farsi riconoscere e incutere paura in modo da non essere fermati nei loro intenti.

Krampus a Pozza di Fassa, foto di Alessandro Paris

Durante l'attacco nel villaggio per nessun motivo avrebbe potuto togliersi la maschera e la tennero fino a quando non tornarono a casa con il bottino. Quando provarono a togliersi la maschera, però, uno di loro non riuscivano proprio a toglierla. Gli altri bambini tornarono di corsa impauriti al villaggio per dare la terribile notizia. Era Belzebù in persona.

I Krampus di Transacqua per una notte da paura!

Dopo aver ascoltato la storia dai bambini, gli adulti fecero arrivare il vescovo Nicolò al villaggio per esorcizzarlo dalla presenza del maligno. In mezzo ai bambini, nuovamente mascherati, san Nicolò riconobbe tra loro il diavolo: aveva dei veri zoccoli di capra al posto dei piedi. Una volta scacciato il demone i bambini, ancora vestiti da diavoli, si misero a danzare accompagnando il vescovo Nicolò per le strade del villaggio liberato.

Dove vedere i Krampus

Per questo, ancora oggi, è considerato un tabù, oltre che di malaugurio, togliere la maschera a un krampus: non si può mai sapere chi si celi dietro le sembianze da caprone. Magari il diavolo stesso!

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