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Artigiani, fondo sanitario integrativo: c'è l'accordo con i sindacati

Associazione Artigiani e sindacati hanno siglato la costituzione del Fondo Sanitario per i lavoratori dipendenti dell'artigianato SIA3, in sostituzione del Fondo nazionale SAN.ARTI

Associazione Artigiani e sindacati hanno siglato la costituzione - davanti al notaio Romano - del Fondo Sanitario per i lavoratori dipendenti dell'artigianato, SIA3. Il Fondo è previsto dagli accordi interconfederali e dai contratti collettivi di lavoro che obbligano tutti i datori di lavoro del settore artigiano a versare 125 euro all'anno per ogni lavoratore dipendente. Il Fondo da diritto al rimborso delle prestazioni sanitarie usufruite dai lavoratori secondo uno specifico piano sanitario. SIA3 è stato fortemente voluto dalla parti sociali trentine in sostituzione del Fondo nazionale SAN.ARTI. che - invece - obbliga al versamento del contributo di pari importo per l'assistenza sanitaria integrativa tutte le altre imprese artigiane del resto d'Italia.
 
"In tale modo – spiega il direttore generale dell’Associazione Artigiani, Nicola Berardi  - abbiamo voluto prevedere un sistema di sussidiarietà sanitaria - oltre che migliorativo rispetto al nazionale - veramente integrativo di quello pubblico fornito in provincia di Trento e pertanto intendiamo mantenere le risorse sul nostro territorio. Abbiamo inoltre già informato le nostre aziende e gli ordini professionali dei commercialisti e dei consulenti del lavoro che SIA3 è sostitutivo del Fondo nazionale San.Arti. invitando quindi a non versare a Roma". SIA3, che è operativo da subito, si aggiunge a S.I.ART.T. - il Fondo sanitario istituito due anni fa dall'Associazione per gli imprenditori artigiani - e sarà gestito dalla Mutua degli artigiani nell'ambito di un più ampio progetto di welfare dell'artigianato.
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