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Università, la classifica Censis 2021/2022 premia Trento

L'ateneo del capoluogo al vertice tra quelli statali di medie dimensioni. Ottimi risultati anche per Bolzano

L’Università di Trento in vetta alla classifica Censis degli atenei italiani statali di medie dimensioni, quella di Bolzano primeggia nella graduatoria dei piccoli atenei non statali.

Sono i risultati dell’annuale classifica degli atenei italiani stilata dal Censis. Come sempre, anche per l’edizione 2021/2022, ci sono diverse graduatorie, stilate sulla base del numero degli iscritti. Gli atenei vengono valutati sulla base di parametri che vanno dall'internazionalizzazione all'occupabilità, insieme alla qualità delle strutture e dei servizi, e alla disponibilità di borse di studio.

La classifica dei mega atenei statali (cioè oltre i 40mila iscritti), vede in vetta Bologna con un punteggio di 91,8, seguita da Padova a 88,7. Completa il podio La Sapienza di Roma, ferma a 85,5.

Per quanto riguarda i grandi atenei statali (tra i 20mila e i 40mila iscritti), Perugia mantiene la posizione di vertice con un punteggio complessivo di 93,3. Completano il podio Salerno, con 91,8 punti, e Pavia a 91,2.

Poi, come accennato, la classifica dei medi atenei statali, cioè quelli che contano tra i 10mila e i 20mila iscritti: a guidare la graduatoria è l’Università di Trento con un punteggio di 97,3. Particolarmente premiante, come si vede dalla tabella, è l’incremento di 16 punti rispetto allo scorso anno alla voce “internazionalizzazione”. Al secondo posto Siena (94 punti), al terzo Sassari a pari merito con Udine (92,8).

classifica censis trento-2

Nella classifica dei piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti) difende la prima posizione Camerino, con un punteggio complessivo pari a 98,2, seguita da un altro ateneo marchigiano, Macerata, che totalizza 86,5 punti. Scalano la classifica due atenei laziali, Cassino (84,7) e l'Università della Tuscia (84,3), e un ateneo campano, l'Università del Sannio (84,0), che grazie alle posizioni guadagnate si collocano al terzo, quarto e quinto posto.

La classifica dei politecnici è guidata anche quest'anno da Milano (con 93,3 punti) e vede al secondo posto lo Iuav di Venezia (90,3) e al terzo (ma quasi a pari merito) Torino (90,2).

Tra i grandi atenei non statali (oltre 10.000 iscritti) è in prima posizione anche quest'anno la Bocconi (96,2), seguita dalla Cattolica (80,2). Tra i medi (da 5.000 a 10.000 iscritti) è la Luiss a collocarsi in prima posizione, con un punteggio pari a 94,2, seguita dalla Lumsa (85,8). Tra i piccoli (fino a 5.000 iscritti) la Libera Università di Bolzano continua a occupare il vertice (con un punteggio di 101,0), seguita in seconda posizione dall'Università di Roma Europea (91,2).

classifica censis bolzano-2

Le iscrizioni tengono

La temuta contrazione delle iscrizioni a causa della pandemia nell'anno accademico 2020-2021, sottolinea il Censis, non c'è stata, anche grazie alle misure eccezionali di sostegno del diritto allo studio approvate. Al contrario, la crescita del 4,4% degli immatricolati consolida l'andamento positivo che si ripete ormai da sette anni. Calcolato sulla popolazione diciannovenne, il tasso di immatricolazione ha raggiunto quota 56,8%. Nel 2020, a fronte di un tasso di immatricolazione maschile pari a 48,5%, quello femminile è stato del 65,7%. Per le donne si è registrato un incremento annuo del 5,3% rispetto al +3,3% degli uomini immatricolati. Con il 77,7% di studentesse immatricolate, l'area disciplinare Artistica-Letteraria-Insegnamento è quella con il tasso di femminilizzazione più elevato. All'opposto, nell'area Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) l'universo femminile è rappresentato da una quota che, pur crescendo di anno in anno, resta ancora minoritaria (il 39,4%).

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