La dieta del soldato italiano e di quello austro-ungarico nel secolo scorso
TORNIAMO A TAVOLA! è il ciclo libero e gratuito di conferenze a cura dell’ Associazione Castelli del Trentino di Mezzolombardo che si tiene in modalità webinar il mercoledì dalle 17 alle 18.30. Tutti gli incontri si terranno sulla piattaforma Zoom e saranno accessibili anche attraverso il sito della Associazione: www.associazionecastellideltrentino.com
Il prossimo mercoledì 17 novembre ascolteremo il sette volte dottore Giorgio Martini, storico dell’alimentazione, farmacista, biologo nutrizionista, Capitano di Fregata MMI, che ci parlerà della dieta del soldato italiano e di quello austro-ungarico nel secolo scorso.
Durante l’incontro l’attenzione verrà rivolta al problema della scarsità degli alimenti durante la prima Guerra mondiale, alla difficoltà degli approvvigionamenti delle derrate, all’alimentazione dei soldati in caserma e al fronte, alle loro abitudini alimentari e al problema della fame, diffusa a livello europeo.
Dal punto di vista del valore nutrizionale degli alimenti scelti, le diete erano ben studiate in entrambi i casi. Purtroppo la difficoltà di approvvigionamento degli alimenti ha causato molti problemi, soprattutto ai soldati austro-ungarici. Un conto era ciò che era previsto, un conto ciò che veniva effettivamente portato al fronte. Sia in Italia che in Austria-Ungheria la scarsità delle materie prime e in certi casi il blocco navale furono causa, ad un certo punto, di una situazione deprecabile. Nell’Armee venivano cucinate zuppe, in realtà delle brodaglie, l’unico alimento caldo disponibile, con cavoli, verze, legumi. Era utilizzato molto il fagiolo, la carne dei poveri.