Un vestito, una foto, un reperto egizio: il Museo di Riva del Garda online
Un vestito "da festa", una fotografia, un misterioso scarabeo egizio. Tre manufatti, tre reperti, al centro di tre incontri. E' questo il programma del Museo di Riva del Garda, chiuso in questo periodo, per raggiungere visitatori ed appassionati online. Tre incontri di approfondimento per narrare tre storie. Ecco il programma.
L'irredentismo rivano in un abito da festa
Venerdì 26 marzo, ore 18.00 con Lodovico Tavernini e Maria Luisa Crosina
La prima conferenza parte dalla presentazione di un prezioso abito storico, testimone dei fermenti di primo Novecento nell'Alto Garda. Si tratta di un vestito femminile ricco di dettagli e decorato a mano con vedute di Riva del Garda, probabilmente appartenuto a una donna rivana e indossato in occasioni mondane. Osservandolo riusciamo a cogliere alcuni spunti utili per ricostruire il contesto storico di appartenenza, segnato dai movimenti irredentistici esistenti nella nostra città prima della Grande Guerra. Oltre al vestito saranno poi presentati la statua di un garibaldino, un fazzoletto firmato da Degasperi e alcune medaglie e distintivi che insieme contribuiranno nel restituirci uno spaccato dell'epoca. Questo viaggio nel passato sarà impreziosito dall'ascolto dell'Inno della Lega Nazionale eseguito dalla pianista Monica Maranelli e da cimeli e immagini dell'epoca. L'incontro avverrà online.
L'archivio fotografico, gli Amici dell'Arte e la bella Riva
Venerdì 30 aprile, ore 18.00 con Roberta Bonazza
La seconda conferenza prende il via dall'archivio fotografico del museo per raggiungere la mostra temporanea dedicata all'artista Giovanni Bonat e alla Riva del suo tempo. Scopriremo così come il grande fermento artistico e culturale della Riva degli anni Cinquanta e Sessanta abbia dato vita a una delle stagioni più creative e prolifiche del Gruppo Amici dell'Arte. L'oggetto di riferimento per il secondo incontro è proprio una di queste vecchie foto d'archivio, testimone di un'epoca in cui i desideri di ricostruzione si combinarono con il lavoro collettivo, artistico ed espressivo di cittadini, associazioni e istituzioni. Al centro del racconto troviamo proprio la Rocca di Riva, un tempo centro culturale e operativo degli Amici dell'Arte, e oggi sede del Museo di Riva del Garda con il suo archivio fotografico.
L'incontro sarà tenuto da Roberta Bonazza, curatrice della mostra “Giovanni Bonat. Il paesaggio e la bella Riva degli anni Sessanta”.
Un reperto "esotico" nelle collezioni archeologiche
Venerdì 28 maggio, ore 18.00 con Maddalena Angelini e Matteo Rapanà
Infine l'ultima delle tre conferenze presenterà al pubblico alcuni oggetti della collezione archeologica, partendo da un particolare scarabeo di gusto egizio. Nei depositi del Museo sono infatti custoditi reperti archeologici decisamente curiosi, frutto di donazioni spontanee e ritrovamenti casuali avvenuti soprattutto nella prima metà del secolo scorso che costituiscono una parte significativa del nucleo originario delle collezioni del museo. Tra queste insolite testimonianze vi sono anche oggetti "esotici", tra cui uno scarabeo a testa umana di gusto egizio, rivelatosi tuttavia un falso storico di fine XIX secolo d.C.. Come è entrato a far parte delle collezioni del museo? Guideranno i visitatori in questo racconto Maddalena Angelini, MAG Museo Alto Garda, e il responsabile Matteo Rapanà.
Come partecipare
partecipazione gratuita previo iscrizione tramite mail a info@museoaltogarda.it La prima conferenza di venerdì 26 marzo sarà svolta online sulla piattaforma streaming Lifesize. La partecipazione è gratuita con iscrizione tramite mail a info@museoaltogarda.it. Nel caso in cui fosse possibile le conferenze successive si terranno in presenza.