Il cuore di Centrale Fies batte con "Live works"
Una mostra collettiva, concerti, spettacoli e workshop. Si apre così il primo weekend di programmazione estiva di Centrale Fies. Dal 30 giugno al 2 luglio largo infatti a tre giorni di performance. Il finesettimana è dedicato all’undicesima edizione di "Live works Free School of Performance" a cura di Barbara Boninsegna e Simone Frangi con la curatela esecutiva di Maria Chemello, dedicata all’approfondimento pratico e teorico dei confini delle arti performative con 4 curator, 3 esperte internazionali, 28 artiste e artisti tra partecipanti della scuola e guest artists.
Da non perdere tra le guest di quest’anno vi sono Rabih Mroué - Lina Majdalanie - Mazen Kerbaj che il 30 giugno, faranno tappa a Dro incantando il pubblico con "Borborygmus". Il 2 luglio sarà la volta di Harald Beharie che presenta a Centrale Fies "Batty Bwoy".
Il programma
Il 1 luglio spazio alla performance di Bassem Saad & Sanja Grozdanić con "Permanent Trespass Beirut of the Balkans and the American Century". Yoojin Lee, artista coreana di base a Londra, sviluppa invece il 30 giugno la sua performance slowth (habitats)(yet) dalla relazione simbiotica tra i bradipi e l'alga Trichophilus welckeri che cresce nella loro pelliccia. L’artista indossa una tuta abitata da microrganismi fotosintetici -tra cui alghe e cianobatteri-, che cambia colorazione e stato di giorno in giorno.
Alice Giuliani e Camilla Strandhagen, il 2 luglio, presentano "And everything is as porous as a bodily crack": una performance che contiene tracce e ispirazioni da testi e teorie che indagano il dolore invisibile di alcune malattie croniche, intrecciate alle loro esperienze personali.
Il 30 giugno Teo Ala-Ruona e Artor Jesus Inkerö lavorano sulla voce generando linguaggi non codificati, canzoni, suoni che creano connessioni tra loro, col pubblico e nello spazio portando in scena "Slit".
Thalia Pigier (1 luglio) è una performer e coreografa di padre francese e madre colombiana. Di sé e della sua famiglia racconterà anche nella performance che presenta a Live Works: The One who leaves is not gone, performance intima che affronta, tra gli altri, il tema delle eredità emotive, culturali, relazionali e familiari.
Il 2 luglio sarà la volta di Endi Tupja, un’artista albanese, che vive tra Tirana e Berlino con "All the missing caregivers or Fascismo all´Acqua di Rose" l'artista approfondisce la sua ricerca sulle tecniche di scrittura performativa e di messa in scena di donne albanesi nel contesto italiano, oscillando tra gli anni '30, gli anni '90 e il presente.
Inoltre, per il terzo anno consecutivo all’interno di Live works Centrale Fies porta avanti "Agitu Ideo Gudeta Fellowship: affirmative action" realizzata con la collaborazione di Razzismo Brutta Storia e il collettivo curatoriale BHMF, che mira all’agevolazione dell’entrata nel mondo delle pratiche performative di artiste e artisti italiani razzializzati, appartenenti a minoranze etniche o con background migratorio.
Pensata come una forma di affirmative action, la Agitu Ideo Gudeta Fellowship che quest’anno è stata vinta da Valerie Tameu, nasce dalla consapevolezza che l’assenza di diversità, nel mondo dell’arte, e non solo, è legata a barriere strutturali concrete sulle quali è necessario agire. Una borsa di studio mossa dal bisogno di mettere in crisi e modificare quei meccanismi che materializzano barriere escludenti.
Soukaina Abrour (Vincitrice della Agitu Ideo Gudeta Fellowship 2022) (30 giugno) nata in Marocco ma residente e cresciuta in Italia presenta "Mra7ba (mrhba)*": una fabulazione speculativa che prende forma in una performance/installazione.
Il weekend si apre con The Naked Word, la mostra collettiva a cura di Simone Frangi e Barbara Boninsegna che verrà “attivata” durante l’opening con Marco Giordano, Jota Mombaça, Tarek Lakhrissi, Florin Flueras, Alina Popa, le cui opere diventeranno oggetto e/o soggetto delle loro performance.
Da quest'anno Centrale Fies si apre a nuove politiche di vendita biglietti. Oltre alle moltissime proposte gratuite saranno attive 4 fasce di prezzo da scegliere in base al tipo di relazione che si vuole instaurare con la struttura, all'invito di "Pay what you want". Non ci sono più prezzi fissi, ad ogni fascia corrisponde non più una categoria, come in passato, di abbonati, operatori, studenti ecc. ma delle azioni che chiunque può scegliere di fare: esplora (5€), apprezza (10€), ama (15€), sostieni (20€).