rotate-mobile
Cronaca

No pass e no vax bloccano le strade: la rabbia dei trentini che rispettano la libertà altrui

Il sindaco Ianeselli: "Il diritto a manifestare è sacro. Ma perché i no vax vogliono proprio farsi detestare dalla stragrande maggioranza dei trentini?"

Da qualche tempo ormai la maggior parte dei trentini respinge i cortei continui dei no Green pass e no vax. Se si considerano le percentuali di vaccinazione nazionali e anche locali, il quadro è chiaro: chi protesta è in minoranza, eppure continua a far rumore e a creare non pochi disagi agli altri. Già con le nuove regole sui cortei da Roma e poi a livello locale, c'è stato da parte di chi amministra il tentativo di sì rispettare il diritto a manifestare, ma anche quello d'impresa. 

Se la situazione è migliore rispetto al 2020, vista la possibilità di organizzare eventi e di poter stare in piazza, sempre rispettando le direttive anti-contagio, come hanno ricordato sia il sindaco Franco Ianselli, sia il presidente della Pat, Maurizio Fugatti in occasione dell'inaugurazione del mercatino di Natale di Trento: "è grazie ai tanti trentini che si sono vaccinati". 

Cortei no Green pass e no vax a Trento

Chi protesta, però, non vuole sentir ragioni, quotidianamente a Trento ci sono persone in vari punti con cartelli e scritte di protesta. Da chi ha deciso di fare lo sciopero della fame a chi in piazza consegna volantini con le proprie teorie su quanto sta accadendo e invita i passanti ad ascoltare le loro ragioni. Se, però, fino a qualche settimana fa queste manifestazioni e certi atteggiamenti passavano quasi inosservati, sono sempre di più le persone che contrastano certe idee e che iniziano non solo a difendere il proprio "spazio vitale" di libertà, ma anche quello di chi, come loro, ha fatto ciò che credeva giusto. 

Il rovescio della medaglia di tante manifestazioni in piazza e tanto rumore, lo si è visto nella serata di sabato 27 novembre, quando il sindaco Ianeselli ha reso pubblico uno dei tanti messaggi che ha ricevuto dai cittadini esausti dalle manifestazioni no pass e no vax che bloccano la loro di libertà.


“Ieri (sabato 27 novembre ndr) ho ricevuto tante proteste di chi ha semplicemente subito un disagio e da chi lo ha subito rafforzato, perché un paio di persone avevano delle visite mediche e hanno avuto questo ritardo molto forte – ha spiegato il sindaco Ianeselli a TrentoToday -. Il punto non è una manifestazione e non sono i 10 minuti di ritardo.  È la loro (quella dei no Green pass e no vax ndr) modalità di manifestazione che interrompe e ha bloccato il traffico per più di un’ora ieri. Nonostante io consideri il diritto a manifestare inviolabile, occorre rendersi conto che bisogna consentire alla città di svolgere le proprie attività. Vivere dei piccoli disagi è normale, ma se diventa la città bloccata ogni sabato pomeriggio, è proprio un problema. È vero, non manifestano in centro storico, ma io un po’ di manifestazioni le ho organizzate e c’è modo e modo di farlo. Qui sembra proprio che si voglia, gridando libertà, impedire quella degli altri”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

No pass e no vax bloccano le strade: la rabbia dei trentini che rispettano la libertà altrui

TrentoToday è in caricamento