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Cronaca

Guerra Ucraina, come il Trentino si prepara per l’emergenza nucleare

La conferenza unificata Stato-Regioni per la stesura del piano nazionale per la gestione dell'emergenza radiologica e nucleare si è tenuta giovedì 10 marzo

In Trentino è in corso una verifica per comprendere verificare le scorte di iodio da utilizzare in caso di emergenza nucleare, a causa del conflitto in Ucraina e dei possibili risvolti. A comunicarlo è stata l'assessore alla salute e politiche sociali della Provincia di Trento, Stefania Segnana durante la conferenza stampa di venerdì 11 marzo. Come spiegato dall'assessore Segnana, per essere efficace lo iodio va distribuito entro le due ore e mezza dall'esposizione.

La conferenza unificata Stato-Regioni per la stesura del piano nazionale per la gestione dell'emergenza radiologica e nucleare si è tenuta giovedì 10 marzo. I termini erano stati aggiornati nel 2006 l'ultima volta, verrà fatto un monitoraggio con la Protezione civile trentina e nazionale. 

L'assessore ha inoltre fatto il punto della situazione sull'accoglienza. "Noi siamo solitamente un punto di passaggio" ha affermato Segnana. Le persone che scappano dalla guerra, spesso, hanno dei parenti sul territorio da raggiungere. Molti anche i privati che aprono le porte di casa a queste persone.  

In Trentino, dall'inizio dell'emergenza, sono passate 680 persone. Attualmente ci sono 113 rifugiati ucraini, in gran parte donne e bambini, gestiti in Trentino da Cinformi. 

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