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Controlli per le due ruote: 17 multe su 248 persone controllate nel fine settimana 

Eccesso di velocità, mancato aggiornamento della carta di circolazione, scarico modificato. Sono diverse le violazioni contestate

Sono 248 i conducenti amanti delle due ruote che sono stati fermati e controllati nel fine settimana tra il 18 e il 19 marzo in Trentino, da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Trento. Su questi 248 conducenti, ne sono stati multati 17. Le condotte contestate ai sanzionati sono state: la velocità non commisurata, il mancato aggiornamento della carta di circolazione a seguito di modifiche apportate al mezzo e lo scarico modificato. Non è mancato chi è stato pizzicato dopo aver fatto un sorpasso azzardato, senza i documenti di circolazione al seguito o con la revisione scaduta.

“È importante d’altro canto non discriminare in via assoluta la categoria, la motocicletta è un mezzo di trasporto che, soprattutto in condizioni di traffico metropolitano, snellisce il carico sulle rotabili e ha un minore impatto anche sotto il profilo ambientale – si legge in una nota -. Inoltre, in questo territorio, soprattutto nelle mezze stagioni, rappresenta per taluni contesti una relativa integrazione all’indotto del turismo. Il problema è che il conducente è estremamente più esposto rispetto a quello di altri veicoli, e paga molto più drammaticamente la propria negligenza o, spesso, quella altrui”. 

Quello dei carabinieri del Comando provinciale di Trento è un lavoro di strategia, volto a intercettare chi concretamente rischia di risultare pericoloso o anche solo “molesto” per questi territori, adottando condotte di guida come l’eccessiva velocità, l’uso di targhe coperte o non leggibili, al fine di eludere gli autovelox, l’utilizzo di scarichi modificati e rumorosi o di pneumatici slick “da pista”, viaggiare in comitive numerose con moto affiancate che rendono impossibile il sorpasso. 

Questo impegno sarà maggiormente intensificato nei prossimi weekend e soprattutto in occasione dei ponti del 25 aprile e del 1° maggio. L’obiettivo, ovviamente, non è quello di elevare contravvenzioni, ma far sì che non si verifichino incidenti stradali.

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