Aggredisce carabinieri che sparano e lo uccidono. Il sindacato: «Quanti morti ancora prima del taser?»
L'uomo, dopo aver forzato un posto di blocco è stato raggiunto a casa dai carabinieri, li ha accolti con un'accetta e uno dei due militari ha sparato, ferendolo fatalmente
A poche ore dalla tragedia di Pilcante, ad Ala, del 9 aprile, dove ha perso la vita un 44enne, si èspresso il Mosap (Movimento Sindacale Autonomo di Polizia). L'uomo, dopo aver forzato un posto di blocco è stato raggiunto a casa dai carabinieri, li ha accolti con un'accetta e uno dei due militari ha sparato, ferendolo fatalmente.
«Quanti altri morti e processi per atto dovuto, prima di dotare di taser le forze dell’ordine? Perché dobbiamo puntualmente leggere di tragedie che potevano tranquillamente essere evitate? Ancora una volta ci ritroviamo a piangere sul lato versato e un collega subirà conseguenze solo per aver difeso se stesso e chi era con lui» afferma Fabio Conestà, segretario generale del Mosap.
«Con il taser l’uomo sarebbe stato immobilizzato senza tragiche conseguenze e ancora prima che potesse fare del male ai militari. È assurdo come tutto questo venga puntualmente sottovalutato. Eppure storie come queste sono quasi all’ordine del giorno. Confidiamo nel certosino lavoro della Magistratura e chiediamo nuovamente che il taser sia dato quanto prima in dotazione a tutte le forze dell’ordine» conclude.