rotate-mobile
Il blitz

Sequestrati fertilizzanti contaminati

Gli accertamenti hanno evidenziato come all'interno delle ceneri, commercializzate come char o biochar, si concentrino dei contaminanti

Sequestrati fertilizzanti contaminati destinati al mercato biologico, nei consorzi agrari del Trentino Alto Adige. L’operazione è stata messa in atto dai carabinieri del Trentino Alto Adige che hanno dato seguito a un sequestro preventivo richiesto dalla Procura di Bolzano e avallata dal Gip.

Il blitz è arrivato a seguito delle indagini del Nucleo operativo ecologico dell’Arma di Trento, dopo alcune verifiche fatte in alcuni impianti di cogenerazione dell'Alto Adige. Secondo gli inquirenti, le ceneri cadute dai processi di pirolisi/gassificazione, anzichè essere smaltite come rifiuto, sono state in parte utilizzate in un impianto di compostaggio di Renon e usate per produrre fertilizzanti per l'agricoltura biologica. Una pratica vietata dalle normative europee perché quelle ceneri sono solubili nell’acqua e quindi arrivano direttamente al prodotto consumato dalle persone.

Infatti gli accertamenti hanno evidenziato come all'interno delle ceneri, commercializzate come char o biochar, durante il processo di pirolisi del materiale ligneo (tecnicamente si tratta di una combustione incompleta di materiale organico) si concentrino dei contaminanti. I prodotti ottenuti poi vengono venduti al dettaglio come “Terra Preta” attraverso i Consorzi agrari presenti in Trentino-Alto Adige. Oltre al sequestro, ci sono degli indagati, fra cui gli amministratori delle due aziende altoatesine coinvolte nell'inchiesta, allo stato chiamati a rispondere del reato di gestione illecita di rifiuti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sequestrati fertilizzanti contaminati

TrentoToday è in caricamento