Mobilità, "A scuola senz'auto": coinvolte duemila persone

Grande successo per la gara di mobilità sostenibile tra le scuole che aderiscono al progetto Bambini a piedi sicuri, organizzata dalle politiche giovanili nell'ambito delle iniziative proposte per “M'illumino di meno”, la giornata del risparmio energetico lanciata nove anni fa dalla trasmissione radiofonica “Caterpillar”. Undici le scuole partecipanti alla sfida di A scuola senz'auto, per un totale di quasi duemila persone coinvolte. In ogni istituto è stato conteggiato una settimana prima della manifestazione il numero di persone (bambini, ma anche insegnanti e personale scolastico) che utilizza la macchina per recarsi a scuola e lo stesso dato è stato monitorato venerdì 15 febbraio, per misurare la riduzione del traffico di veicoli dovuta a comportamenti più consapevoli. La prima classificata, con il 92,1 per cento di mobilità sostenibile è risultata la scuola elementare Savio, aiutata anche dal fatto di essere ubicata in una zona con buona pedonalità (marciapiedi, ciclabile, presenza nonno vigile) e di essere partita con una percentuale di mobilità sostenibile molto alta (quasi 88 per cento).

La scuola di Meano ha invece fatto registrare il maggiore incremento di mobilità sostenibile (27 per cento) e una diminuzione di 40 automobili. Ma è a Mattarello che si è scelto di lasciare in garage il maggior di numero di automobili: quelle che sono arrivate a scuola sono state 63 in meno rispetto al venerdì precedente. Menzione speciale per gli alunni e gli insegnanti delle classi terza C della scuola Clarina, quinta B di Mattarello e prima A delle Nicolodi: tutti hanno raggiunto la scuola in modo sostenibile, facendo quindi registrare un tondo risultato del 100 per cento di mobilità sostenibile. In generale l'iniziativa ha portato ad un aumento del 14, 5 per cento di trasporto sostenibile, con una diminuzione complessiva di 297 automobili in circolazione: se si vuole, si può! La classifica di A scuola senz'auto sarà a breve pubblicata sul sito  www.trentogiovani.it, assieme a tutti i dati che raccontano questa piccola, ma interessante iniziativa.