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Cronaca San Giuseppe / Corso Tre Novembre

Sciopero generale: docenti e tute blu in piazza contro l'austerity

Protesta indetta a livello europeo contro le politiche di austerity e per la solidarietà all'interno dell'Unione europea. Lo sciopero, proclamato dalla Cgil, è esteso all'intera giornata di lavoro in tutti i settori

Domani, 14 novembre, è prevista la mobilitazione del personale della scuola e dei metalmeccanici, dei settori  pubblici e privati. A Trento, davanti al commissariato del Governo, ci saranno docenti e tute blu per la protesta indetta a livello europeo contro le politiche di austerity e per la solidarietà all'interno dell'Unione europea. Lo sciopero generale proclamato dalla Cgil nazionale in Trentino è esteso all'intera giornata di lavoro. La mobilitazione coinvolgerà tutti i settori. Sono esentati dallo sciopero i dipendenti degli istituti di credito, delle Poste e del trasporto pubblico locale. Gli sportelli di banche e poste saranno quindi aperti domani nel normale orario di lavoro, così come viaggeranno regolarmente gli autobus e i treni di Trentino Trasporti. 

"Oggi più che mai serve un'Europa sociale che tuteli il lavoro e, attraverso una vera solidarietà tra i Paesi dell'Unione, rilanci la crescita economica e l'occupazione. I popoli europei debbono riconquistare il diritto di dire la loro all'interno delle istituzioni che governano l'Unione", commenta il segretario della Fiom trentina Roberto Grasselli. In Trentino, nonostante il calo delle risorse a disposizione del bilancio provinciale, la linea deve continuare a essere la stessa: "Promozione dell'occupazione anche nel manifatturiero e sostegno a chi perde il lavoro", incalza il sindacalista. 
 
In piazza sono attesi anche docenti e non della scuola dell'infanzia, delle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado, dell'università e degli istituti di formazione professionale. Uno dei principali allarmi alla base della protesta della scuola, cioè l'aumento dell'orario di lezione da 18 a 24 ore, è sfumato con la decisione della commissione Bilancio della Camera, che ha votato per un emendamento alla legge di Stabilità che ripristina l'attuale tempo di lavoro. Resta però sul piatto il tema fondamentale: la revisione a ribasso delle disponibilità finanziarie. In ballo ci sono retribuzioni e scatti di anzianità per il personale, le modalità per reclutare i docenti, le risorse complessive investite nell'istruzione. "La scuola nel suo complesso può migliorare ma serve avere obiettivi chiari e un modello che sappia coniugare davvero qualità dell'insegnamento, miglioramento delle condizioni di lavoro e performance del sistema scolastico", commenta la segretaria generale della Flc scuola Gloria Bertoldi. 
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