Il bagno notturno nel fiume diventa un incubo
Una turista tedesca ha ignorato i divieti di balneazione e sono dovuti intervenire i pompieri
Il caldo, si sa, può giocare brutti scherzi. E, talvolta, può portare a prendere in considerazione idee apparentemente allettanti ma che, all’atto pratico, si rivelano malsane. Le stesse che hanno portato due persone a necessitare dell’intervento dei vigili del fuoco di Riva del Garda nella tarda serata di ieri, lunedì 10 luglio.
Alle 21, i vigili del fuoco rivani hanno salvato una turista tedesca che si sbracciava alle foci del Sarca, in quel di Torbole, dopo che, a seguito di un bagno notturno con i due figli, magari per sfuggire alla calura della giornata, faceva fatica a rientrare a riva a causa della corrente e della bassa temperatura del fiume. Nell’area, va detto, è presente la segnaletica di divieto di balneazione.
Poco meno di un’ora dopo nella spiaggia di Sabbioni è stato segnalato un nuotatore scomparso. Soccorritori subito in acqua, seguiti a ruota dal gommone. Dopo un quarto d’ora di perlustrazione, però, il nuotatore è rientrato da solo.
Insomma, due situazioni potenzialmente drammatiche risolte senza troppe apprensioni. Ma la fortuna non sempre si palesa in questi momenti; ecco perché i vigili del fuoco di Riva hanno invitato nuovamente alla prudenza, soprattutto quando le alte temperature spingono a farsi bagni refrigeranti dove le acque sono più fredde e profonde: “Si consiglia di nuotare in compagnia, vicino alla costa e di entrare in acqua sempre gradualmente”.