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Cronaca Riva del Garda

Percepivano il bonus alimentare senza averne diritto: 102 persone nei guai

I controlli sono stati disposti su circa 2000 domande, 103 risultavano a rischio, quasi la totalità di queste percepivano il bonus senza averne diritto

Centodue persone percepivano il bonus alimentare senza averne diritto. Scoperte grazie ai controlli della Guardia di Finanza di Riva del Garda, ora dovranno restituire le somme e pagare anche delle sanzioni. La notizia è di inizio febbraio, ma l'attività di controllo dei finanzieri anche per la tutela della spesa pubblica, della legalità socio-economica e alla difesa degli interessi della collettività, prosegue da anni.

Durante le ordinarie attività istituzionali, fortemente intensificate nel corso dell’emergenza sanitaria nazionale, eseguite nel settore della “Tutela della Spesa Pubblica” e finalizzate al contrasto delle indebite percezioni di “prestazioni sociali agevolate”, la tenenza di Riva, durante un'analisi sulle persone, circa 2000, che hanno richiesto il sostegno “Bonus alimentare 2020”, ha avviato 103 attività ispettive nei confronti delle posizioni ritenute “a rischio” tra quelle censite.

L’approfondimento delle domande presentate per ottenere il bonus alimentare ha permesso di scoprire 102 posizioni irregolari, quasi la totalità sui controlli eseguiti, successivamente contestare “contributi indebitamente percepiti” per 53 mila euro, oltre alle sanzioni amministrative, che vanno da uno a tre volte gli importi illecitamente incassati.

Nello specifico, le irregolarità riscontrate con maggiore frequenza sono state l’omessa indicazione dei reali redditi percepiti, la detenzione di disponibilità finanziarie sui conti correnti superiori rispetto ai limiti previsti e la “moltiplicazione” delle domande di accesso, presentate da più componenti dello stesso nucleo familiare, in modo da ottenere più denaro.

Al termine delle indagini, le 102  persone che percepivano il bonus senza averne diritto sono state segnalate alla Pat, che è l'ente erogatore del sostegno, per il recupero delle somme. L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle trentine costituisce un’ulteriore testimonianza del costante presidio esercitato dal Corpo volto, a maggior ragione nella delicata emergenza pandemica che stiamo vivendo, alla Tutela della Collettività, in modo che le importanti misure di sostegno economiche messe in campo dallo Stato e dagli Enti Locali, nel periodo di emergenza, possano essere ottenute da coloro che realmente ne abbiano il diritto e la necessità.

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