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Cronaca Centro storico / Via Giuseppe Verdi

Maxi rissa in via Verdi: due studenti di sociologia all'ospedale

Un ragazzo di sociologia parla di aggressione da parte di Casapound: "Avevano tirapugni, spranghe. Un ragazzo è stato preso a calci in faccia da più persone mentre era a terra"

Un vero e proprio blitz, poche decine di secondi di violenza pura. E' quel che è successo intorno alle 19.00 di ieri in Via Verdi, dove è scoppiata una rissa che ha visto contrapposti gli studenti di sociologia, che stavano facendo un presidio davanti al Line Bar per dimostrare la loro contrarietà alle candidature per le elezioni universitarie di due esponenti del Blocco Studentesco, Filippo Castaldini e Oscar Valentini.  I due candidati del movimento di estrema destra infatti avevano organizzato un aperitivo elettorale al Line Bar, motivo del presidio. I presidianti hanno quindi fatto presente al titolare del locale che nel suo bar si sarebbe tenuto un aperitivo elettorale di strema destra e secondo Mattia, studente di sociologia "il titolare avrebbe espresso la sua contrarietà rispetto all' ospitare iniziative politiche di un certo tipo nel suo bar, lui ci ha detto che gli avevano comunicato che sarebbe stato solo un rinfresco di laurea".

Ebbene di un rinfresco di laurea non si trattava, ma a nessuno sarebbe mai venuto in mente che la situazione avrebbe potuto degenerare come ci è stato raccontato da Filippo, studente al primo anno di sociologia che ha partecipato al presidio: " Oggi abbiamo fatto un presidio contro il Blocco studentesco,  che si presenterà alle elezioni universitarie. Abbiamo presidiato la via perchè il movimento di estrema destra voleva fare un aperitivo elettorale al line bar, quindi in una cinquantina di persone siamo andati a presidiare la via. Alcuni di noi hanno detto al barista che tipo di iniziativa stava ospitando, e lui si è detto all' oscuro di tutto, dimostrandosi anche contrariato dal fatto che il suo bar potesse essere affiancato a un movimento politico del genere. Verso le sei sono arrivati dei ragazzi del blocco studentesco, e il barista ha fatto  loro presente che non avrebbero dovuto presentarsi più. Col passare del tempo però si è notato un via vai di gente "sospetta" che continuava a passare davanti al bar. Nonostante ciò la situazione sembrava essersi risolta nel migliore dei modi, motivo per cui  il presidio si stava pian piano sciogliendo.

Intorno alle 19.00 però da piazza Duomo arrivano 20 - 30 persone marciando schierati a volto coperto -alcuni di loro avevano sul braccio la fascia di Casa Pound- e hanno staccato lo striscione del line bar, dopodichè hanno poi cominciato a prendere indiscriminatamente a calci e pugni noi del presidio e semplici avventori del bar, tirando anche in giro sedie, bottiglie, tutto quello che gli capitava sotto mano. Avevano tirapugni, spranghe. Un ragazzo di sociologia è stato preso a calci in faccia da più persone mentre era a terra ed è stato trasportato all' ospedale con l' ambulanza". Un altro è stato colpito in testa da un colpo inflitto con il tirapugni. La cosa è durata 30 secondi, poi si sono ricompattati e sono fuggiti nella via tra Sociologia e la Filarmonica"

Ma Filippo non è l' unico che ha visto. Alessandro, che in quel momento stava facendo un aperitivo con degli amici al bar Mozart, si trovava all' interno del locale, quando è stato allertato dal fragore provocato da tavolini lanciati, urla e bottiglie rotte: "Ero all' interno del bar con i miei amici e all' improvviso sento urla e vedo sedie e bottiglie volare, quindi sono uscito e ho visto una situazione di degenero e violenza impressionante. Mi sono quindi concentrato sulla prima situazione  che mi è capitata sott' occhio: un ragazzo di sociologia steso per terra e preso a calci, pugni e cinghiate in faccia da questi delinquenti incappucciati. Sono intervenuto per tirare via il ragazzo, che credo sia stato poi portato all' ospedale in ambulanz e vengo preso a cinghiate anche io. A un certo punto vedo che questi aggressori incappucciati si ri mettono in gruppo, quasi in formazione e poi scappano tutti insieme dietro la filarmonica. Una violenza ingiustificata e agghiacciante." Alcuni minuti dopo che è successo il fattaccio è arrivata la Digos a raccogliere testimonianze che possano aiutare a ricostruire quanto accaduto, forse le molte telecamere presenti in via Verdi potranno aiutare a risalire ai colpevoli di quanto accaduto.

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