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Maxi operazione

Contrabbando di carburante, il procuratore: “Risultato eccezionale. E non è finita qua”

Il colonnello Nastasi sottolinea l’importanza del controllo sul territorio fatto a Trento. Ecco come è stata scoperta la frode

“Questa operazione è frutto di uno sforzo investigativo con pochi precedenti. Un’operazione che definirei un risultato eccezionale perché è stata ricostruita una rete di contrabbando transnazionale. Abbiamo motivo di ritenere che accanto a questa indagine ne partirà un’altra; il giro d’affari che innesca un illecito di questo tipo è un danno immenso per le tasche del Paese”. È così che il Procuratore Sandro Raimondi ha definito in conferenza stampa l’operazione della Guardia di Finanza, in collaborazione con Eurojust e l’agenzia Europol, che ha portato alla misura cautelare dell’obbligo di dimora per 6 persone, tra le province di Foggia e Napoli, e al sequestro di beni per 3,2 milioni di euro.

Crocevia dell’indagine, dove risultano 41 indagati, è Trento: da qui, infatti, sono partite le ricerche degli inquirenti, dopo un controllo allo scalo internodale di un autoarticolato proveniente dalla Germania e diretto nel foggiano. Formalmente trasportava 26mila litri di carburante ma la finanza ha scoperto trattarsi di gasolio per autotrazione. Sono quindi stati ricostruiti 204 viaggi di carattere transnazionale (soprattutto su rotaia dalla Germania fino al Trentino, dando quindi il via a una staffetta di camion) per un totale di 5 milioni di litri di gasolio introdotti in maniera illecita e rivenduti in Italia tra il 2021 e il 2022.

Il Procuratore durante la conferenza stampa-2

Così il comandante provinciale delle Fiamme Gialle, il colonnello Danilo Nastasi: “Le frodi dei carburanti si dividono tra evasione dell’Iva per drenare il prezzo del carburante o, come in questo caso, contrabbando di prodotti petroliferi. Il prodotto viaggia sotto forma di olio lubrificante; è un viaggio sostanzialmente in nero. Rivenduto, porta all’evasione delle accise e poi c’è l’impatto con l’ambiente: olio lubrificante e carburante assieme inquinano di più. Non creano danni alle auto o ai mezzi che vengono riforniti, ma non è nemmeno un prodotto di qualità. Proprio qui a Trento si è vista l’importanza del controllo del territorio: è da qui che con un test organolettico si è dato il via all’indagine”.

Indagine che ha visto protagonisti i finanzieri del tenente colonnello Salvatore La Bella: “Abbiamo utilizzato un sistema di intercettazioni molto articolato. Un altro aspetto importante è che il prodotto, partendo dalla Germania, era scortato da Cmr, documenti internazionali che però non sono idonei per il trasporto dei carburanti. Ci vogliono gli E-Das, ma essendo telematici è impossibile contraffarli. Da lì l’escamotage dei lubrificanti”.

Infine, due curiosità: “Diavoli”, questo il nome captato nelle intercettazioni per definire la guardia di finanza da chi, coscientemente, stava commettendo un reato. E oltre 50mila litri di carburante sequestrato, su autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, è stato destinato ai vigili del fuoco di Trento per rifornire i loro mezzi.

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