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Cronaca via Sanzio

Recupero crediti, l'allarme del Centro Consumatori di Trento: "C'è anche la privacy"

Il CRTCU di Trento segnala un aumento di richieste di informazioni da parte di cittadini raggiunti da comunicazioni telefoniche preregistrate o lettere con la scritta "recupero crediti" sulla busta

Recuperare ciò che è dovuto è giusto, ma i modi spesso non sono del tutto legali: il Centro Tutela Consumatori di Trento segnala un aumento di richieste di informazioni da parte dei cittadini riguardo a modalità "oscure" di recupero crediti. Negli anni sono sorte numerose società private che recuperano somme insolute da parte di imprese nei campi più vari: dalla formazione ai trattamenti estetici, dall'energia alla telefonia.

"Non è lecito comunicare ingiustificatamente informazioni relative ai mancati pagamenti ad altri soggetti che non siano l'interessato, esercitando così indebite ppressioni sul debitore - si legge nella nota del CRTCU - problema è così rilevante che il Garante della Privacy ha pubblicato una guida, elencando i comportamenti vietati".

L'utilizzo di lettere, cartoline postali, plichi che riportino all'esterno la scritta "recupero crediti" o simili sono, per esempio vietati. Altrettanto vale  per le visite a domicilio o sul luogo di lavoro con "comunicazione ingiustificata a soggetti terzi": per esempio i familiari nel  caso di visite a casa oppure i colleghi di lavoro. Tutto questo in nome della  privacy. Sono infine vietate anche le comunicazioni telefoniche di sollecito preregistrate, attivate automaticamente dall'agenzzia di riscossione in modo da fare pressione sul debitore. 

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