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Violenza in città

Massacra di botte il collega alla stazione di servizio

Una lite furibonda "alimentata" dai fumi dell'alcol è finita con un ricovero e una denuncia. Il ferito, però, era un ricercato e ora è piantonato a vista in ospedale

Una lite tra colleghi terminata con un ricovero in neurologia e una prognosi di un mese: è quanto accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 17 marzo, in una stazione di servizio a Trento sud dove due operai romeni, di 39 e 24 anni, si sono azzuffati.

Una lite decisamente violenta, se si considera che il 39enne, residente a Rovereto, è finito al Santa Chiara. Il 24enne, invece, è stato denunciato per lesioni e ubriachezza. Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia intervenuta sul posto assieme ai sanitari, la lite tra i due sarebbe cominciata in un bar della zona di Trento nord, proseguita in auto e terminata nell’area di servizio.

Gli ultimi istanti dell’alterco sono stati ripresi dalle telecamere di sicurezza: il 24enne ha dato un cazzotto al volto al 39enne, colpendolo poi a più riprese mentre era a terra. Ma c’è un dettaglio: il 39enne, il cui tasso alcolemico era di 2,50, aveva su di sé un ordine pendente di cattura da parte della procura di Monza con una pena di un anno e quattro mesi da scontare. Ora è piantonato in ospedale.

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