rotate-mobile
La vicenda / Cavalese

Ospedale di Cavalese, i dubbi dei sindacati: quali tutele per chi lavora?

Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la contrarietà al partenariato pubblico privato. E non escludono mobilitazioni

Mentre la politica si interroga sul futuro dell’ospedale di Cavalese, con la voce dei territori che, come ha ribadito il presidente Maurizio Fugatti, sarà il punto di riferimento di ogni decisione, i sindacati guardano all’evoluzione della situazione con un velo di preoccupazione, soprattutto per quanto riguarda la questione dei lavoratori.

Da parte di Cgil, Cisl e Uil la richiesta è che le valutazioni di sostenibilità delle proposte presentate non si limitino esclusivamente a elementi tecnici ed economici, ma tengano conto obbligatoriamente anche delle garanzie da offrire alle lavoratrici ed ai lavoratori.

“Nella prossima convocazione del tavolo appalti riaffermeremo la nostra contrarietà, chiedendo la modifica delle linee guida sul partenariato pubblico privato (la formula, secondo le sigle. non garantirebbe adeguate tutele a tutte le lavoratrici e i lavoratori degli appalti, ndr) e ribadendo la necessità di ricorrervi solo nei casi in cui sia veramente efficace" spiegano i sindacalisti Maurizio Zabbeni, Michele Bezzi e Stefano Picchetti, che aggiungono: “Se ancora una volta le criticità sollevate dal sindacato venissero ignorate saremmo pronti a mettere in campo ogni azione per tutelare le lavoratrici e i lavoratori, anche la mobilitazione”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ospedale di Cavalese, i dubbi dei sindacati: quali tutele per chi lavora?

TrentoToday è in caricamento