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La vicenda / Val di Sole

Orsi, non solo abbattimenti: c'è l'ipotesi deportazione di massa

Sul tavolo del Ministero dell’Ambiente le varie ipotesi per la soluzione della questione in Trentino

Il futuro degli orsi in Trentino si è deciso a Roma? Probabilmente, la risposta è sì. Il faccia a faccia tra il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, il presidente di Ispra, Stefano Laporta, il dirigente generale del Dipartimento Protezione Civile, foreste e fauna della Provincia, Raffaele De Col e, in collegamento, l’assessore provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli, svoltosi ieri, martedì 11 aprile, ha aperto degli scenari importanti sul tema dei plantigradi nel nostro territorio, alla luce soprattutto dell’uccisione del 26enne Andrea Papi.

Fugatti è stato chiaro: “Life Ursus”,  il progetto di reintroduzione dell’orso in Trentino, risalente al 1999, deve tornare al suo obiettivo originario. In altre parole, ridurre il numero degli orsi. Dei “dead bear walking”, ovvero gli orsi già individuati come pericolosi e sui quali si punta a procedere con l’abbattimento, abbiamo già detto; ma per gli altri? “Tra le possibili soluzioni prese in considerazione, vi è quella di mettere a punto un piano di trasferimento di massa col mantenimento in Trentino di un numero di soggetti sostenibili dal territorio (circa una cinquantina, ndr)” si legge in una nota congiunta del Ministero e della Provincia.

Sul tavolo altri punti caldi, come l’ipotesi del ricordo agli spray antiorso per gli operatori di pubblica sicurezza; sotto questo punto di vista, Pichetto Fratin si è reso disponibile a farsi portavoce del tema con il collega Matteo Piantedosi, Ministro degli Interni. E mentre si aspetta l’ufficialità dell’identità dell’orso che ha ucciso Andrea Papi, con il responso che arriverà dai laboratori della Fondazione Edmund Mach, il presidente Maurizio Fugatti ha commentato così: “Ringraziamo il ministro Pichetto per la sensibilità dimostrata rispetto a questa problematica, con l’auspicio che questo percorso di collaborazione possa avere sviluppi positivi per l’intera comunità trentina, oggi ferita e arrabbiata per la morte di un giovane di 26 anni”.

Spostamento sì, abbattimento no: è questo il senso del concetto espresso dal deputato di Forza Italia ed ex sindaco di Verona Flavio Tosi: “Uomo e orso non possono convivere e lo stesso vale per l’uomo con il lupo e i grandi predatori. Ma la soluzione non è l’abbattimento. La soluzione è spostare gli orsi in territori non antropizzati. Il caso di Andrea Papi, purtroppo nella sua tragicità, è emblematico: ha ragione la sua compagna quando, rispondendo a qualche sciagurato che ha colpevolizzato la vittima, ha detto che da loro in Trentino per trovarsi nell’habitat dell’orso basta uscire dalla porta di casa. L’errore è di chi ha voluto mettere gli orsi lì. Vanno spostati in zone dell’Europa meno antropizzate”.

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