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Il caso

Omicidio Neumair, Benno condannato all'ergastolo

La Corte d'Assise di Bolzano, presieduta dal giudice Carlo Busato, ha accolto in toto le richieste dell'accusa

Uccise i genitori e poi gettò i loro corpi nell'Adige. Benno Neumair, reo confesso del duplice omicidio, è stato condannato all'ergastolo. La Corte d'Assise di Bolzano, presieduta dal giudice Carlo Busato, ha accolto in toto le richieste dell'accusa, condannando il 31enne all'ergastolo sia per l'omicidio del padre, Peter Neumair, sia per quello della madre, Laura Perselli. Condanna di 3 anni per il reato di soppressione di cadavere. La pena finale è quindi ergastolo con un anno di isolamento diurno e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.

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C'era stato da parte della difesa il tentativo di invocare l'applicazione delle attenuanti generiche. Era infatti stato chiesto ai giudici di ritenerlo incapace di intendere e di volere per entrambi gli omicidi, avvenuti a distanza di circa mezz'ora l'uno dall'altro. Flavio Moccia, l'avvocato difensore di Benno, nell'arringa finale aveva detto che la richiesta di ergastolo da parte della Procura "è una condanna a morte" precisando che "la legge lo prevede per i terroristi, per i criminali che non si fermano davanti a niente e nessuno, Benno se lo merita? Sta a voi decidere". Il pm Secco, dal canto suo, ha sottolineato invece come "Benno non si è mai pentito e non ha sofferto, come invece hanno sofferto le due vittime e come soffrono ora i loro familiari".

In aula, come sempre, era presente la sorella Madè: "Non so se lo perdonerò - ha detto a caldo, risponendo alle domande dei giornalisti - È una domanda così difficile che non ci sto pensando perché in questo momento penso alla mamma e al papà. Questa non è una vittoria perché questa pena o le motivazioni che arriveranno e leggeremo non ci ridaranno la mamma e il papà". 

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