“Tanti problemi in Trentino, ma si parla solo dell’orso”

MJ5? Un espediente per spostare l’attenzione. È questo il senso che si evince dal comunicato di Oipa Trento, che punta il dito contro il presidente della Provincia Maurizio Fugatti: “Abbiamo una marea di problemi di sanità, di ambiente, di gente che perde la casa, il lavoro” spiegano.

“Sia chiaro ci dispiace moltissimo che il signore di Rabbi si sia fatto male e gli auguriamo una pronta guarigione. E, in chiusura un passaggio critico; a poca distanza qualche mese fa, è stato ucciso un giovane cacciatore, colpito da un proiettile; uomo ha ucciso uomo. Un uomo che gira nei boschi, gli stessi boschi, gira per uccidere; ma di questo non ha paura nessuno?” continua ancora Oipa Trento.

L’associazione aggiunge poi che le soluzioni alla questione del rapporto di convivenza con i grandi carnivori, a partire proprio dai plantigradi, ci sarebbero pure. Alcuni esempi? Informazione, formazione nelle scuole, uso della tecnologia per monitoraggi corretti, bidoni anti orso. Ma, come aggiunge Oipa, “nulla di tutto questo si mette in atto”.

Sul piede di guerra, in questo senso, anche Leal, che in un comunicato ha riaffermato come gli animali selvatici che lottano quotidianamente e con fatica per la propria sopravvivenza non costituiscono un problema.

Nello specifico, è intervenuto il presidente della Leal Gian Marco Prampolini, che ha detto: “Non possiamo accettare che i selvatici siano vittime di politici e del giustizialismo. Siamo pronti con ricorsi e denunce se MJ5 dovesse essere ferito, ucciso o recluso. I selvatici sono più che mai vittime della politica, di chi non attua le regole base per salvaguardare la sicurezza degli uomini e la vita degli animali. A partire da regole di comportamento da impartire ai cittadini di ogni età per un escursionismo sicuro, con e senza cani al seguito, sulle modalità di rapportarsi con la fauna selvatica, al corretto smaltimento dei rifiuti e alla collocazione dei cassonetti anti orso”.