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No Tav in piazza contro lo sgombero: "Noi continuiamo a resistere"

L'edificio "le Fornaci" di via Brennero è stato sgomberato ma ci sono ancora manifestanti sugli alberi

Questa mattina a Trento blitz delle le forze dell'ordine che hanno sgomberato l'edificio “le Fornaci” di via Brennero, zona interessata dal cantiere del bypass ferroviario e presidiata costantemente, negli ultimi tre mesi, dai No Tav. Alcuni di loro si trovavano anche sugli alberi e sono rimasti lì.

Tutto mentre, alle 5:00 della mattina circa sessanta agenti di polizia sono arrivati con le ruspe per portare via le persone e cominciare a buttare giù l’edificio. Subito dopo un gruppo di attivisti si è radunato per manifestare contro l'opera, facendo resistenza passiva alle forze dell'ordine. Nel frattempo sono stati posati dei blocchi in cemento e una recinzione per impedire l'accesso al cantiere.

Rizzo: "Progetto nefasto"

Sul tema è intervenuto con una nota anche l'onorevole Marco Rizzo, di Democrazia sovrana popolare, candidato presidente alla Provincia di Trento alle elezioni di ottobre: ”A 45 anni dalla sua chiusura, grazie alle politiche servili della giunta comunale (centro-sinistra) e di quella provinciale (centrodestra), la Sloi torna a terrorizzare la città: Rete ferroviaria italiana e Italferr, entrambe società appartenenti al gruppo Ferrovie dello Stato, mediante appalto affidato al Consorzio Tridentum (capitanato dalla multinazionale Webuild), hanno deliberato la realizzazione di un passante ferroviario per il trasporto delle merci ad alta capacità/velocità su rotaia, opera pubblica completamente inutile, costosissima e molto pericolosa per la collettività", ricorda Rizzo.

"Il nefasto progetto prevede che la linea a due canne entri nel monte Marzola in località Acquaviva di Mattarello, trafori la montagna per dieci chilometri, esca in pieno centro città, nel quartiere di San Martino, e transiti dentro i terreni avvelenati della Sloi. Insomma tanti danni e rischi per la popolazione, profitto e vantaggi per l'élite. Questo è il senso dell'operazione repressiva di stamani che riteniamo sbagliata e contro gli interessi del popolo del Trentino” ha concluso il candidato.

No Tav in piazza 

Intanto i No Tav, tramite una nota, hanno deciso la loro contromossa, annunciando una mobilitazione per domenica pomeriggio alle ore 17:30. “La Questura evidentemente ha la priorità di ostacolare chi resiste al disastro della circonvallazione, mentre non si cura di chi rischia di intossicarci - si legge nella nota -. Ma lo sgombero non è andato come prevedeva l’apparato che difende il Tav: due presidianti hanno deciso di resistere sugli alberi, in maniera da rendere difficile la realizzazione delle operazioni di sgombero. Da subito si è radunata una piccola folla di solidali in via Brennero. In questo momento siamo un centinaio, ma sarebbe bello che via via i numeri aumentassero e che si manifestasse che è falso quello che dice Facchin: Trento non si è stufata di manifestare il suo dissenso. I No Tav sugli alberi intanto stanno bene e continuano a resistere. Per questo convochiamo una manifestazione in via Brennero alle ore 17:30 di oggi”.

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