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Cronaca

La Regione rimane: il Consiglio boccia il ddl 32

Il Consiglio provinciale, dopo il sì a due ddl dei senatori SVP Zeller e Berger, ne ha bocciato un terzo che prevede l'autonomia integrale per entrambe le province, e sull'entrata di Taibon in Trentino bisogna aspettare la definizione dell'intesa Stato-Regioni

Dopo il sì ai disegni di legge costituzionale 42 e 363 che regolano le procedure tra Stato e Regioni a statuto speciale per i casi di modifica dello statuto stesso il Consiglio provinciale ha invece bocciato il disegno di legge costituzionale 32, degli stessi senatori SVP Zeller e Berger, che prevede un'autonomia integrale per le province di Trento e di Bolzano, per così dire ognuna per conto suo. Le due realtà diventerebbero a tutti gli effetti autonome anche l'una dall'altra e questo è sembrato a molti consiglieri un tentativo "provocatorio" di abolire la Regione. Il parere da parte del consiglio è quindi negativo, con 25 voti contrari e 2 di astensione (Cogo e Nardelli).


Il Consiglio provinciale ha poi votato a favore di una delibera che prevede “di approvare in relazione alla richiesta di distacco del Comune di Taibon Agordino dalla Regione Veneto e la sua aggregazione alla Regione Trentino Alto Adige/Südtirol presentata dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie ai sensi dell’articolo 132 secondo comma della Costituzione, una questione pregiudiziale cui esprime la necessità che ogni modifica al territorio della Provincia autonoma di Trento venga perseguita solo per mezzo di una modifica dello Statuto speciale di autonomia, cui procedere successivamente all’introduzione nell’articolo 103 dello Statuto stesso, del meccanismo dell’intesa, in conseguenza della natura pattizia dello Statuto”.

In sostanza per far entrare il comune agordino nei confini provinciali sarebbe necessaria una modifica allo Statuto dell'autonomia, le cui procedure sono state approvate questa mattina. Il meccanismo d'intesa, che prevede il parere vincolante di due terzi del consiglio regionale, deve quindi ancora essere effettivo. I voti a favore sono stati 20 mentre 5 consiglieri si sono astenuti per la scarsa chiarezza del testo sottopost

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