rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Il punto / Lona-Lases

I possibili scenari delle elezioni a Lona Lases il 25 febbraio 2024

Dopo tre anni senza guida politica e due gestioni commissariali, Lona Lases, il piccolo comune scosso dalla maxi inchiesta sulle infiltrazioni di 'ndrangheta nelle cave di porfido, ci riprova e torna alle elezioni

Lona Lases, il Comune trentino commissariato dal 2021 dopo una maxi inchiesta sulle infiltrazioni di 'ndragheta, ci riprova a va alle elezioni il 25 febbraio 2024. Sarà il quinto tentativo. L'eventuale ballottaggio è previsto il 10 marzo. Così, dopo tre anni senza guida politica e due gestioni commissariali, il piccolo comune immerso nella Val di Cembra prova a ricominciare, gettandosi alle spalle l'inchiesta "Perfido", culminata in un processo in cui sono state già emesse le prime condanne.

"Il mio pensiero va alla comunità di Lona Lases, comune particolarmente travagliato nel passato, che spero possa finalmente esprimere un proprio sindaco e un consiglio comunale eletto democraticamente" ha detto il prefetto di Trento Filippo Santarelli, durante l'incontro per gli auguri natalizi con i rappresentanti delle istituzioni civili, religiose e militari. Lo stesso Prefetto che ha illustrando alcuni passaggi della sentenza del luglio scorso in occasione dell'incontro del 28 novembre scorso in cui si è parlato di mafie e legalità proprio nel teatro di Lona Lases.

Peccato che "il teatro era pieno ma c'erano solo 14 persone di Lona Lases, di cui dodici erano ex amministratori. Di fatto mancava la cittadinanza". A dirlo direttamente a TrentoToday è Walter Ferrari, uno dei portavoce del Coordinamento lavoro porfido (Clp), che da decenni denuncia la presenza di infiltrazioni mafiose nelle cave di porfido fra la Val di Cembra e la Valsugana. Solo dal 2015 a oggi ha presentato 15 esposti alla magistratura. Dunque nonostante quella serata, c'è il dubbio che Lona Lases non sia ancora pronta per gestirsi politicamente. “Se mi si vuol dire che Lona Lases è pronta per assumersi questa incombenza, che la cittadinanza è matura, che ha fatto i conti con il passato, che è pronta ad andare a un confronto elettorale, mi si racconta una barzelletta. Una cittadinanza matura sarebbe stata presente in massa per ascoltare il Prefetto” ha ribadito Ferrari.

Ma quali sono gli scenari del paese dell’oro rosso che ha abolito la politica?

  • Come l’ultima tornata elettorale, si presenta una sola lista, e poi lì ci sarà da capire se questa possa superare il quorum degli aventi diritto di voto o meno.
  • Si candidano due liste, magari entrambe frutto di accordi politici e amministrativi a livello provinciale. Così si aggirerebbe il problema del numero minimo di voti ai seggi ma di fatto rappresenterebbero gli stessi interessi.
  • Non si presenta nessuna lista (già successo in passato).
  • Si presentano due liste contrapposte, che rappresentino davvero interessi opposti, affrontando una campagna elettorale vera.

Così il paese dell'oro rosso ha eliminato la politica

Nel primo caso si presenterebbe una sola lista elettorale. È quanto accaduto alle scorse elezioni nel maggio 2023, quando ci aveva provato l’ex poliziotto Pasquale Borgomeo, candidato a sindaco. Borgomeo era stato scelto per ridare un futuro ai loni e lasesi con il sostegno del commissario Alberto Francini (ex questore di Trento) e quello della lista civica "Insieme per Lona-Lases". Tuttavia la sua lista non ha raggiunto il quorum: su 692 aventi diritto, si sono presentati in 221 (31,9%) all'unico seggio allestito. Sulla sconfitta hanno pesato almeno due fattori: i nomi della lista, composta da perfetti sconosciuti mai visti in paese; ma anche i continui litigi fra Borgomeo e il suo vice sindaco in pectore, Paolo Molinari, che sulla stampa aveva negato la presenza della mafia nella cittadina.

Ma c’è un modo per aggirare il problema del quorum e far diventare sindaco qualcuno. In paese infatti gira la voce che ci sia l’idea di presentare due liste, entrambe con persone calate dall’alto della Provincia di Trento, così indipendentemente da chi vincerà, almeno ci sarà un sindaco. Un escamotage per l’amministrazione, che magari non ridarebbe linga politica ai loni e lasesi ma almeno la macchina comunale potrebbe tornare a girare a pieno regime. “Ci aspettiamo che anche questa volta non venga raggiunto il quorum - continua Ferrari -. Può darsi che questa volta però, con una manovra, si farà il giochetto di fare due liste farlocche per eludere il problema del quorum”.

Infine le due opzioni più estreme. O non si presenta nessuno oppure si presentano due liste differenti, una contro l’altra. E da tempo si parla di una rappresentanza politica di chi ha denunciato la presenza delle mafie nelle cave di porfido, a partire dai sindacati e dagli operai delle cave. “Ma noi, come Clp, abbiamo avviato un percorso e lo scorso 18 dicembre abbiamo promosso un incontro con Paolo Squillaciotti, curatore delle opere di Leonardo Sciascia per Adelphi: c’erano una dozzina di persone, di cui tre cittadini di Lona. Questo dimostra come la cittadinanza sia assente. Per me non ci sono i presupposti per fare una lista” ha detto amareggiato Ferrari.

Lona Lases, il paese che ha abolito la politica

Insomma c’è la possibilità che il destino di Lona Lases si ripeta. Che cosa è successo in passato? Per trovare un sindaco politico bisogna tornare al maggio 2021, quando si era dimesso Manuel Ferrari, eletto a settembre 2020. Solo un mese dopo è esploso il caso giudiziario. Secondo gli inquirenti, Lona-Lases era diventato il centro d'interesse della mafia calabrese. Le 'ndrine avrebbero spedito al nord i loro uomini fidati, stabilendo una cellula locale, che faceva riferimento a famiglie eccellenti della provincia di Reggio Calabria (Cardeto in particolare).

Dopo le dimissioni del sindaco Manuel Ferrari nel maggio 2021, ci sono state le elezioni comunali del 3 e 4 ottobre 2021, rinviate per la mancata presentazione di liste. Stessa sorte alla tornata delle comunali del 12 giugno 2022. Rinviate anche le elezioni del turno straordinario del 27 novembre 2022, anche qui nemmeno una candidatura. Poi si arriva allo scorso maggio e al tentativo di Pasquale Borgomeo con una lista che il direttore del mensile "Questo Trentino" Ettore Paris ha definito "un imbroglio" in quanto "su dieci candidati in lista, solo due erano residenti a Lona-Lases. C'erano anche persone poco significative, fra cui una tatuatrice di Pergine. Metà delle persone di quella lista non si è mai fatta vedere a Lona-Lases”.

In tutto questo si innesta anche l’ultima tegola: il segretario comunale Marco Galvani è prossimo alla pensione e, a oggi, non c’è alcuna idea di chi possa sostituirlo. Una questione non da poco se si pensa che, senza un segretario comunale, non si può insediare alcun sindaco o giunta. Chiunque sia a vincere.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I possibili scenari delle elezioni a Lona Lases il 25 febbraio 2024

TrentoToday è in caricamento