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Cronaca Centro storico

In 300 in piazza per manifestare contro le "aggressioni fasciste"

Circa 300 persone sono scese in piazza per i ragazzi di sociologia che sarebbero stati aggrediti con spranghe e tirapugni da 20 - 30 simpatizzanti di Casa Pound a volto coperto

Circa 300 persone sono scese in piazza per i ragazzi di sociologia che sarebbero stati aggrediti con spranghe e tirapugni da 20 - 30 simpatizzanti di Casa Pound incappucciati. I manifestanti, durante il corteo, hanno affermato più volte di essere stati vittime di un' aggressione ad opera di simpatizzanti di Casapound e del Blocco studentesco, diversi gli interventi che confermano la versione dei fatti fornitaci da diversi testimoni oculari: gli studenti di sociologia scoprono che il blocco farà un aperitivo elettorale, due studentesse vanno a parlare con il barista del line bar, si forma spontaneamente un presidio di studenti di sociologia,  il titolare del line bar si indispettisce perchè non vuole che il suo bar venga associato a dei fascisti come a nessun altro colore politico e chiede ai rappresentanti del Blocco di andarsene, i rappresentanti del Blocco studentesco se ne vanno, dopo un po' la gente del presidio inizia ad andarsene e all' improvviso sbucano 20 - 30 ragazzi a volto coperto, armati di spranghe e tirapugni  con dei simboli di Casa Pound sulle giacche e succede il finimondo. Il Blocco studentesco fornisce un' altra versione dei fatti, purtroppo ieri non siamo riusciti a intervistare nessuno di loro perchè, a differenza degli studenti di sociologia, i ragazzi del Blocco e di Casa Pound sono scappati prima dell' arrivo delle forze dell' ordine. La manifestazione è stata piuttosto tranquilla, qualche slogan, qualche scritta sui muri, bella ciao.

Assieme agli studenti hanno manifestato anche alcune personalità politiche: per Franco Porta di Rifondazione comunista "il fascismo non deve avere cittadinanza, Casa Pound è fascismo e il nazionalismo, la xenofobia, il razzismo non hanno niente a che vedere con una città democratica. Il movimento degli studenti si deve compattare, c' è troppa autoreferenzialità, dev'esserci una risposta democratica da parte di tutta la città. Avrei voluto vedere qua a fianco degli studenti il sindaco, magari il presidente della Provincia, a dire qualcosa in merito alla questione."

Jacopo Zannini di Sel è sceso in piazza perchè "non si è trattato di una rissa, ma è stata una vera e propria aggressione in stile vetero fascista, quindi credo che sia giusto essere in piazza oggi per ribadire che questa modalità di aggressione che c'è stata ieri nei confronti degli studenti di sociologia sia da deprecare, perchè questi metodi in stile anni '70 vanno condannati sempre, è stato un attacco con tirapugni e mazze in stile fascista e va condannato oltretutto perchè la nostra costituzione è antifascista"

Anche Stefano Bleggi è della stessa idea e rincara la dose: "come centro sociale vogliamo portare la solidarietà ai ragazzi che sono stati aggrediti. Notiamo però come il Blocco studentesco sia l' ennesima sigla legata a Casa Pound per cercare di fare propaganda qua in città. Non solo hanno delle responsabilità per l' aggressione con calci, tirapugni e cinghiate, ma hanno una responsabilità anche coloro che li difendono e coloro che oggi danno una visibilità politica a questi nostalgici del ventennio. Se vogliamo fare nomi e cognomi parliamo di Manfred De Eccher, consigliere comunale di Trento e di suo padre, il parlamentare Cristiano De Eccher, che qualche anno fa ha proposto di abolire il reato di "apologia di fascismo". Parliamo anche di quelle associazioni che oggi ricevono finanziamenti pubblici facendo finta solidarietà: parliamo di "uomo libero" e "asso di cuori", due associazioni della galassia di estrema destra. Per questo facciamo appello a tutti di vigilare a facciamo appello alle istituzioni affinchè non vengano dati patrocini, e non vengano dati finanziamenti pubblici a queste finte associazioni, il cui scopo è quello di propagandare idee fasciste.

Sandro Schmidt dell' Anpi: " da quello che mi risulta mi pare un classico raid di questo gruppo di estrema destra nei confronti degli studenti che stavano manifestando in maniera pacifica contro la riunione che il Blocco Studentesco voleva fare in previsione delle elezioni dell' università. Per questo noi esprimiamo grande solidarietà ai ragazzi che sono stati colpiti, l' episodio va visto come uno degli ennesimi episodi che si sono moltiplicati in Italia negli ultimi mesi e questo mi preoccupa molto. Il nostro è un "no alla violenza" di qualsiasi tipo, di qualsiasi colore politico e un appello alla cittadinanza, alle forze dell' ordine, alla magistratura, che non facciano di questi episodi solo un problema di ordine pubblico, ma cerchino di individuare le radici neofasciste di questo tipo di atteggiamenti, che devono essere perseguiti"

Conciso e incisivo Ezio Casagranda della Filcams: "Penso che questa manifestazione sia la naturale risposta alla violenza di una squadra di fascisti che, sotto mentite spoglie, come Casa Pound o Blocco Studentesco, stanno portando avanti un' ideologia che è contro la nostra costituzione. Siamo qua per manifestare contro il fascismo e per la costituzione. Credo che avrebbe dovuto esserci anche il sindaco della città, ma non lo vedo"

Lapidario Giovanni Scalfi del Pd: "Quando ci sono di mezzo i fascisti non possono esserci equivoci e quindi è bene fa capire che certe modalità di agire e certe idee non hanno spazio a Trento"

 

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