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Cronaca

Valdastico, Legambiente: "Basta pressioni, opera dannosa e incoerente"

"Un infrastruttura costosa, inutile (sposterebbe solo i problemi di traffico della Valsugana alla valle dell'Adige, con rischio di problemi ben maggiori) ed evidentemente dannosa per il delicato ecosistema alpino"

Pubblichiamo l'intervento di Legambiente del Trentino sulla Valdastico Nord


E’ di pochi giorni fa la notizia di un incontro a Roma tra il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e i rappresentanti della Regione Veneto e delle Province autonome di Trento e Bolzano. Scopo dell’incontro, tra gli altri, è stato quello di cercare di ammorbidire la posizione delle due Province autonome, da sempre contrarie al prolungamento Nord dell’autostrada Valdastico. Di qui il riaccendersi del dibattito (e dei connessi appetiti) sulla questione: sono recentissime le dichiarazioni del presidente di Confindustria Trento Paolo Mazzalai e del senatore della Lega Nord Sergio Divina, entrambi pronunciatisi a favore della realizzazione dell’opera. Il circolo di Trento di Legambiente torna a chiedere che finiscano le pressioni per la realizzazione di questa infrastruttura costosa, inutile (sposterebbe solo i problemi di traffico della Valsugana alla valle dell'Adige, con rischio di problemi ben maggiori) ed evidentemente dannosa per il delicato ecosistema alpino. La realizzazione di quest’opera infatti:

 è incoerente con la priorità di spostare il trasporto merci su rotaia, perseguita con azioni concrete da tutti i governi dell’arco alpino tranne il nostro, che la utilizza però per giustificare la realizzazione di altre discutibili opere;
 è incoerente con i piani esistenti di sviluppo del trasporto ferroviario merci sull’asse del Brennero (e sulla Valsugana), risultando concorrenziale con l’intermodalità su rotaia;

 è espressamente in contrasto con i dettami della Convenzione delle Alpi, di cui il Parlamento Italiano ha recentemente1 ratificato anche il protocollo relativo ai trasporti. Un'opera di questo tipo, in contrasto con il modello di sviluppo di trasporto che l’Unione Europea sta portando avanti da anni, è quindi qualcosa che, per parafrasare gli slogan dei costruttori, l’Europa ci chiede di NON fare.
Il circolo di Legambiente di Trento chiede piuttosto che:
1. Si definiscano subito nuove politiche per il trasporto merci volte al disincentivo del trasporto su gomma: esse potrebbero non solo essere vantaggiose per l’ambiente, ma potrebbero anche creare posti di lavoro sul territorio, innovazione ed efficienza per le imprese.
2. Si potenzi subito la linea ferroviaria della Valsugana e si pianifichi lo spostamento su di essa di una parte del traffico merci che avviene oggi su strada.

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