rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
La condanna

Insultati e presi a schiaffi perché sono gay: "Identificare i responsabili"

"Chiediamo a tutta la comunità di non rimanere indifferente e di unirsi a noi nella condanna di ogni forma di omofobia: vogliamo un Trentino dove ogni persona possa sentirsi a casa" si legge in una nota di Arcigay

"Siamo sconvolti da questo atto di violenza omofobica che ha colpito una persona della nostra comunità. Chiediamo a gran voce un'azione immediata da parte delle autorità competenti per identificare e perseguire i responsabili di questo reato". A chiederlo pubblicamente è Shamar Droghetti, presidente di Arcigay del Trentino dopo l'aggressione a sfondo omofobo avvenuta nella notte tra lunedì 23 e martedì 24 ottobre, quando due giovani sono stati aggrediti in pieno centro storico a Trento con il lancio di una lattina, schiaffi, insulti omofobi e la minaccia di un coltello. 

"Come Arcigay del Trentino, vogliamo esprimere solidarietà alle vittime dell’aggressione, ma anche profonda preoccupazione per quanto avvenuto. Questo episodio conferma come anche nel nostro territorio siano presenti sacche di omofobia, una minaccia costante per la sicurezza delle persone Lgbtqia+ - si legge in una nota -. Arcigay si impegna a fornire supporto e assistenza a tutte le vittime di discriminazione e violenza e a collaborare con le istituzioni per garantire un ambiente sicuro e inclusivo per tutti i cittadini, indipendentemente dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. In questi anni, sono decine le segnalazioni che abbiamo raccolto di episodi di omo-bi-lesbo-transfobia, episodi che a volte, come in questo caso, sfociano nella violenza. Chiediamo a tutta la comunità di non rimanere indifferente e di unirsi a noi nella condanna di ogni forma di omofobia: vogliamo un Trentino dove ogni persona possa sentirsi a casa".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Insultati e presi a schiaffi perché sono gay: "Identificare i responsabili"

TrentoToday è in caricamento