Fugatti presenta il suo libro e arrivano gli animalisti

Momenti di tensione in centro a Trento venerdì 8 settembre, per l’arrivo in città di Centopercentoanimalisti, il gruppo animalista da mesi in aperto conflitto con il presidente della Provincia Maurizio Fugatti sul tema dell’abbattimento degli orsi.

Il presidio

Il numero uno della Lega trentina ha presentato nella libreria Ancora di via Santa Croce, a pochi passi da piazza Fiera, il suo libro: “La mia storia”. Il presidio degli animalisti era autorizzato e annunciato da giorni, e puntuale si è fatto trovare davanti al negozio per le 17:30, poco prima dell’arrivo di Fugatti, con bandiere, megafoni e uno striscione che recitava: "Fugatti "storia" de che? Vergognati".

Animalisti e Fugatti faccia a faccia, alta tensione: urla e insulti - video

Presenti diversi agenti in borghese, una dozzina di poliziotti e tre carabinieri schierati davanti all’ingresso per bloccare qualsiasi tentativo di accesso agli animalisti, guidati dal leader Paolo Mocavero. Alta tensione con l'arrivo di Fugatti, quando i manifestanti si sono avvicinati e hanno iniziato a gridare i loro slogan esibendo un secondo striscione: “Orsi liberi”. Nessuno scontro ma ci sono state schermaglie fra alcuni sostenitori del presidente, che si sono fermati a discutere con i manifestanti. Un siggnore ha perfino avvertito i carabinieri di sorvegliare attentamente Mocavero perché "lo hanno già denunciato quello lì". Altri hanno esibito orgogliosi il libro di Fugatti appena acquistato. Altri hanno provocato gli animalisti: “Trovateveli voi davanti liberi gli orsi, poi vediamo”. 

Intanto nella libreria Fugatti presentava il suo libro davanti a una ventina di persone, insieme al giornalista Gianpaolo Tessari e al presidente del Trento calcio Mauro Giacca. Fuori lo attendevano per il “secondo round” gli animalisti, che però sono rimasti delusi: il presidente ha lasciato il negozio di libri da un'uscita secondaria, passando per l’istituto Artigianelli, che si affaccia direttamente su piazza Fiera, aggirando così i manifestanti. Un dibattito pubblico fra le due parti ancora rinviato dunque mentre in giornata il presidente della Provincia ha firmato anche l’ordinanza per l’abbattimento di F36.