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Cronaca Rovereto / Corso Bettini

Dentista roveretano morto in Ucraina, le due arrestate confessano: "Siamo state noi"

Confessano di averlo narcotizzato per rubare soldi e gioielli, ma non avevano intenzione di ucciderlo. Questa la versione rilasciata dalle due cugine alla polizia ucraina

Francesco Bava, 64 anni, residente a Rovereto, stimato professionista, è stato ucciso. Cadono le ipotesi di suicidio e di overdose da farmaci. La polizia ucraina non ha dubbi: si è trattato di un omicidio.

Qualche settimana fa, all'alba del 30 giugno, il dentista roveretano è stato trovato  morto in una stanza  d'albero a Odessa, località balneare sul Mar Nero, in Ucraina. E' stato trovato in stato di avvelenamento avanzato, a nulla è servito il massaggio cardiaco operato dai soccorritori. Bava è spirato poco dopo nell'ospedale della capitale ucraina del divertimento.

Pochi giorni dopo il fatto la polizia ha arrestato due donne, ucraine di 24 e 30 anni. Sospettate poichè, secondo alcune testimonianze, sarebbero state le ultime persone a vedere Bava vivo, essendo salite in camera con lui. Secondo la versione del capitano della polizia locale, Sergej Ignatiev (riportata dal Corriere della Sera) il dentista avrebbe conosciuto le due donne, cugine, sulla spiagga di Arcadia. Le due avrebberp trascorso qualche ora con lui in albergo, e lì lo avrebbero avvelenato.

E' di oggi la notizia che le due donne hanno confessato: "non volevamo ucciderlo" hanno detto entrambe, ammettendo però di averlo narcotizzato versando del sonnifero nel bicchiere per poi rubare soldi, cellulare e gioielli, e darsela a gambe. Sconvolta la piccola comunità di Rovereto, dove risiedono i quattro figli di Bava, che per ora non hanno rilasciato  dichiarazioni sulla tragedia. Procede coi  piedi di piombo anche l'ambasciata italiana a Kiev, in attesa della chiusura definitiva delle indagini da parte della polizia ucraina.  

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