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Cronaca

Una festa nella cava tra nove giovani, poi il volo nel burrone con la ruspa: una notte folle

La serata era iniziata con l'appuntamento alla cava, un po' di alcol, qualche risata tra amici e poi quell'idea di salire a bordo del mezzo scavatore e di fare un giro da parte di alcuni di loro ha scombussolato tutto

Erano nove i ventenni che hanno preso parte alla festa nella cava a Gazzadina di Meano e che, per la bravata di alcuni di loro, ha rischiato di trasformarsi in tragedia nella notte tra sabato 5 e domenica 6 giugno. La chiamata al Numero unico per le emergenze 112 era arrivata poco prima delle 3 di notte, sul posto sono arrivati il personale del 118, i vigili del fuoco del Corpo Permanente di Trento, i volontari di Meano, Giovo e Lavis, oltre al Soccorso Alpino con una squadra della Stazione Paganella Avisio.

La serata era iniziata con l'appuntamento alla cava, un po' di alcol, qualche risata tra amici e poi quell'idea di salire a bordo del mezzo scavatore e di fare un giro da parte di alcuni di loro che ha scombussolato tutto. Le chiavi del mezzo erano nella cabina, quindi i giovani lo hanno messo in moto e, probabilmente non erano in grado di guidarlo, dopo alcune manovre sono finiti giù dal burrone rotolando per centinaia di metri. I ragazzi che si trovavano sul mezzo sono usciti prima che lo stesso finisse la sua corsa, diverse decine di metri più in giù. 

Tutti coloro che si sono intrufolati all'interno della cava potrebbero vedersi contestare il reato di invasione di terreni (art. 633 del Codice Penale). L'altro reato che potrebbero vedersi contestare i giovani che invece sono saliti a bordo del mezzo scavatore è quello del furto d'uso (art. 626 del Codice Penale), punibille a querela dell'offeso. I giovani soccorsi non sono in pericolo di vita.

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