Fa esplodere la casa col gas dopo un litigio e lancia pietre ai pompieri

Due persone sono state travolte dall'esplosione causata da una fuga di gas in un'abitazione. E'accaduto attorno alle 21 di giovedì sera a Masi di Vigo Cavedine, zona isolata, in un'area boschiva a circa 400 metri a sud-est dal ristorante Genzianella. Secondo le prime ipotesi delle forze dell'ordine il padrone di casa avrebbe deciso di far saltare in aria tutto dopo un litigio con la ex. Ma a rimanere ferito è stato l'inquilino di 37 anni, Mohamed Fayum, che ha riportato gravi ustioni estese su viso e collo, ed è ricoverato al Santa Chiara di Trento, non in pericolo di vita, nel reparto di dermatologia.. Dopo un pesante litigio con la ex, il padrone di casa, Lorenzo Cocilovo, 38 anni, di Mori, - ora in osservazione al Santa Chiara con qualche ferita, ma non in pericolo di vita - avrebbe lasciato aperto il rubinetto del gas. Pare volontariamente, ma - è bene ribadirlo - si è ancora nella fase delle ipotesi. Allarmato dal forte odore, Fayum sarebbe sceso al piano di sotto e avrebbe acceso la luce causando l'esplosione, dato che l'ambiente era oramai saturo di gas. Altra ipotesi potrebbe essere invece quella dell'esplosione accidentale, forse dovuta ad un malfunzionamento. Richiamati sul posto dal forte boato, udito anche a distanza, i vigili del fuoco sarebbero anche stati malamente accolti dal proprietario che, seppur gravemente ferito, avrebbe persino lanciato loro delle pietre per non essere tratto in salvo. L'esplosione da gas ha scardinato porte, finestre, infissi, poggioli e gronde, oltre ai muri interni degli appartamenti (su due piani) andati completamenti distrutti. La stessa agibilità dell'intero rustico è seriamente compromessa, tant'è che il vice sindaco di Cavedine Gianni Bolognani, accorso immediatamente sul posto, ha emesso una ordinanza di sgombro ed il divieto di accesso verso la casa. Sulle cause e la dinamica dei fatti indagano i carabinieri ed i vigili del fuoco.